SAVA (Ta). I monopattini elettrici stanno creando un vero problema ai pedoni e non solo. Cosa aspetta la Polizia municipale a intervenire?
Vediamo lo scenario che si sta aprendo, o meglio che da alcuni anni stiamo assistendo nel nostro paese, su questo tema
Sfrecciano in modo inverosimile sui marciapiedi. Vanno volentieri contro senso di marcia. Guidano il monopattino elettrico manco se fossero le auto del luna park. O addirittura in due!
Pedoni che sul marciapiede non si accorgono del loro arrivo, mentre sono di spalle. E spesso è capitato qualche impatto che, meno male, non ha avuto conseguenze serie, testimonianza diretta.
E allora, alla luce di tutto questo, quali sono le regole che disciplinano l’uso di questi monopattini elettrici, sperando che la Polizia municipale le sappia.
Cita il codice della strada: “Ai sensi dell’art. 1, c. 75-octies, della Legge n. 160/2019, i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica possono essere condotti solo da utilizzatori che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età”
E qui solleviamo molti, ma molti dubbi. Sono tanti, per non dire tantissimi, i ragazzi che hanno meno di 14 anni che usano questi monopattini elettrici. E permettetemi la tirata d’orecchi ai genitori che ignorano, o fanno finta di ignorare, questo importantissimo articolo del Cds.
Inoltre cita sempre il Codice della strada:
Per la conduzione degli stessi non necessita pertanto alcun titolo di abilitazione alla guida, essendo sufficiente il requisito dell’età e l’obbligo di indossare un “idoneo casco protettivo” per i conducenti di età inferiore a 18”.
E il casco obbligatorio dove sta? Nessuno di questi ragazzi lo indossa. Nessuno! E chi dovrebbe vigilare su questo? Forse, dico forse, la Polizia municipale?
E allora si rimbocchi le maniche chi è predisposto alla sicurezza dei pedoni e al rispetto del Codice della strada, e attivi le regole ben definite in materia.
Quanto ai genitori dei ragazzi sappiate che se, malauguratamente, dovesse succedere un incidente, sempre con figli al di sotto dei 14anni, la responsabilità civile e penale è completamente vostra.
A ognuno il suo …
Giovanni Caforio
