TORRICELLA. Turco: “Agricoltura in ginocchio amministratori al mare”

TORRICELLA. Turco: “Agricoltura in ginocchio amministratori al mare”

Dall’ex sindaco Giuseppe Turco, riceviamo e volentieri pubblichiamo

Il sindaco De Pascale ritorna pateticamente sulla piscina comunale che è stata una delle operazioni più vergognose politicamente della gestione Franzoso, dimenticando e lo dico, er l’ultima volta che sono stato prosciolto dalla magistratura tarantina cheha accoltosulla scorta della documentazione, allegata agli atti processuali, accogliendo le ragioni addotte dall’avvocato Motolese Giuseppe, difensore del sottoscritto. Il Sindaco da uomo di legge dovrebbe solo inchinarsi di fronte a questa sentenza che fa piena luce sul mio modo di operare recitando un mea culpa  avendo in quel periodo  la possibilità di bloccare quella convenzione , dimenticando che ha fatto parte integrante della maggioranza per lunghi 10 anni, in cui sono maturati molti contenziosi e sottoscritti contratti alla base del disavanzo economico che secondo me vive Torricella, verosimilmente di difficile soluzione.

Lo stesso sindaco in una recentissima intervista online riferisce, che per un ritardo colpevole della sua gestione amministrativa non ha potuto avviare una nuova gara per la gestione dei rifiuti, dubbi già espressi dal sottoscritto in un consiglio comunale che portò il dirigente geometra D’ippolito giustamente a sorvolare sulla vicenda. Rimango incredulo sulla eccitazione del sindaco quando si vanta a ragion veduta, visto che la sua azione amministrativa si avvicina all’insufficenza, di aver prodotto una ordinanza a suo dire esclusiva che ordinava la microcippatura e l’ accalappiamento dei randagi eccellente, solo che se non fosse che la microcippatura è  imposta dalla legge, quindi non doveva scomodarsi più di tanto.

Ricordiamo tutti, il sindaco De Pascale il primo giorno della sua audace avventura, sterilizzò il suo ufficio, acquistò un bel computer in cui immagazzinare i milioni di euro di finanziamenti, si adeguò l’ indennità di sindaco a partire dal primo giorno dell’ insediamento dimenticando via via che la gente ha bisogno di risposte che non sono quelle di ricordare il passato, o trasferirle all’ amico della porta accanto ma trovando soluzioni adeguate alle aspettative dei cittadini. Sembra quasi che aspetti la fine del mandato come termine ultimo alle proprie sofferenze politiche.

Veniamo adesso ad un altra grave situazione politico amministrativa che se corrisponde al vero il Sindaco dovrebbe fare le valigie, non potendo più guardare in faccia un solo contadino. Sembrerebbe che il sindaco di Torricella, preso dall’ ordinanza dei microcips ed il suo delegato all’ agricoltura, abbiano dimenticato di far emergere un problema di scottante attualità che tocca ancora una volta purtroppo il comparto agricolo, che dopo una timida ripresa dello scorso  anno sta ricadendo in una profonda crisi legata a vicende meteorologiche.

Tutti i comuni, in testa Manduria, vista la grave situazione, hanno allertato l assessorato risorse Agroalimentari della regione Puglia e l’ ufficio provinciale Agricoltura di Taranto, richiedendo lo stato di calamità per le piogge alluvionali e persistenti periodo febbraio maggio 2014. Sembrerebbe assente dalla richiesta Torricella, se ciò dovesse corrispondere al vero sarebbe una tragedia per il comparto agricolo, con grave responsabilità di questa amministrazione. Cosa è accaduto,siccome nel periodo sopraindicato il nostro territori è stato oggetto di piogge persistenti tali da non permettere agli operatori agricoli di effettuare le operazioni colturali tipiche del periodo,ciò ha comportato l’ esplosione di malattie fungine quali la peronospora e l’oidio, compromettendo circa il 70 per cento dell’intera produzione.

Fermo questo punto, si doveva chiedere ai sensi del D.Lgs. 102/ 2004 e L.R. 24/1990, la delimitazione delle aree colpite per accertare il danno alle aziende agricole e la conseguente emanazione del decreto di calamità. Tutto molto semplice, speriamo, che sia andato per il verso giusto,MICROCIPS E ACCALAPPIAMENTO permettendo. Sono sicuro che tutto questo non è stato realizzato, perché questa maggioranza è ormai consapevole di non potere affrontare nessuna situazione e quindi i contadini dovranno sorbirsi chissà quale giustificazione per questa eventuale inadempienza.

Giuseppe  Turco                                 

viv@voce

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