MONTEMESOLA. Maurizio Romanazzo contesta due proposte di deliberazione

MONTEMESOLA. Maurizio Romanazzo contesta due proposte di deliberazione

Presunte irregolarità, a dire del consigliere, su transazioni per 800 mila euro

Non sono stati affatto facili gli ultimi due consigli comunali convocati a Montemesola, nel corso dei quali sono stati ritirati complessivamente, tre punti all’ordine del giorno, su spinta di un consigliere comunale all’opposizione, Maurizio Romanazzo, il quale avrebbe riscontrato alcune presunte irregolarità.

Nel primo di questi due consigli comunali, sono state presentate due proposte di delibera: una riguardante la modifica del regolamento TARES (approvato secondo quanto dice Romanazzo, circa 3 mesi fa), l’altra riguardante la nuova convenzione per la tesoreria del comune di Montemesola. Sulla prima deliberazione, quella sulla modifica del regolamento TARES, Romanazzo spiega al nostro giornale, di essersi opposto perché il parere di regolarità tecnica era stato sottoscritto dal nuovo responsabile nominato dal sindaco, facendo presente che la nomina data dal sindaco non era a dire del Romanazzo, corretta.

Maurizio Romanazzo ci spiega che il decreto emesso aveva delle carenze che riguardavano la revoca del precedente responsabile, ovvero la dottoressa Massafra, assessore al bilancio, che secondo il consigliere di minoranza, non poteva essere revocato, senza esplicitare nel decreto le motivazioni che, in base a quanto disposto dalla legge, dovevano riguardare una cattiva gestione del servizio da parte dell’assessore.

Il secondo aspetto per il quale il consigliere Romanazzo ha ritenuto che la proposta di deliberazione non fosse secondo lui corretta, riguarda la presenza di una modifica al regolamento TARES che avrebbe avuto effetto dal primo gennaio 2014. “Lì ho sottolineato che la legge prevede che il regolamento vada approvato prima dell’approvazione del bilancio di previsione, e se loro volevano apportare delle modifiche a quel regolamento, dovevano ormai prevedere che le modifiche partissero dal 1 gennaio 2015”.

Sulla base di queste osservazioni, il Romanazzo spiega che la maggioranza, ha ritirato entrambe le proposte di deliberazione. Di queste due appunto, anche quella riguardante la tesoreria, poiché sempre secondo quanto ci spiega il consigliere Romanazzo, il parere di regolarità era portato sempre dallo stesso responsabile. Pare che la motivazione della maggioranza sul ritiro delle due proposte, sia stata quella di voler del tempo per approfondire la questione. Successivamente, è stato convocato un nuovo consiglio comunale, sabato 29 novembre.

Di questi due punti messi in discussione, il Romanazzo ci riferisce che ne è stato riproposto in consiglio solo uno, ovvero quello della tesoreria. Quindi, non accettando il fatto che la nomina del nuovo responsabile fosse non corretta, ma accettando però il fatto che la modifica al regolamento TARES non potevano farla se non dal 2015 in poi. Oltre questo, nell’ultimo consiglio comunale, sono state presentate altre due delibere, a dire del Romanazzo di particolare importanza.

Una riguardava il riconoscimento di debiti fuori bilancio rinvenienti da sentenze ormai passate ingiudicato, e  l’altro punto riguardava il riconoscimento di debiti fuori bilancio rinvenienti invece da transazioni fatte dal comune di Montemesola.

“Su quest’ultima, siccome all’interno di queste transazioni ce n’erano alcune che riguardano probabilmente parenti o affini di alcuni consiglieri comunali, questi son dovuti uscire. Di conseguenza la maggioranza non aveva i numeri per far andare avanti il consiglio. Noi potevamo benissimo uscire dall’aula consiliare e far mancare il numero legale, ma non lo abbiamo fatto, perché su questa delibera io ho osservato alcune cose”.

Le osservazioni del consigliere Romanazzo riguardano il fatto che se si tratta di transazioni, queste non sono riconducibili a debiti fuori bilancio, e che sempre trattandosi di transazioni, queste dovevano essere autorizzate dal consiglio comunale. “Chi le ha firmate, in questo caso l’assessore Coro, come responsabile del servizio contenzioso, le ha sottoscritte senza avere alcune autorizzazioni da parte del consiglio”. Tra l’altro bisogna ricordare, che da qualche giorno, l’assessore Coro non ha più la responsabilità dell’ufficio contenzioso, che è stata ora affidata ad una dipendente comunale.

“Non ci sono motivazioni anche questa volta, ma almeno hanno scritto che hanno condiviso la cosa con l’assessore. Le motivazioni con le quali loro potevano assegnare un nuovo incarico erano che l’assessore avesse dato le dimissioni. Il fatto che le hanno concordate, significa in qualche modo che Coro ha dato le sue dimissioni”.

Queste transazioni ammontano a circa 800 mila euro.

“Oltre a queste due cose, ho fatto osservare che ciò che loro stavano portando in consiglio comunale, non era il riconoscimento di tutto il debito fuori bilancio; tra l’altro, loro volevano riconoscere soltanto la parte economica che avevano concordato di versare con alcune controparti. Quindi, 14 mila euro, su 800 mila euro. In ultimo, se si trattava di riconoscere dei debiti fuori bilancio, nella cartella non c’erano né le transazioni, né le schede di ogni transazione fatta. Però i primi due punti sono quelli importanti: cioè che non si tratta di debiti fuori bilancio, e il fatto che Coro non aveva nessuna autorizzazione per firmarli”.

Romanazzo racconta che dopo il suo intervento, la maggioranza ha chiesto 10 minuti per confrontarsi, tornando in aula a suo dire, dopo circa un’ora dicendo che avrebbero ritirato questo punto all’ordine del giorno con la motivazione che mancava la documentazione all’interno della cartella. A quel punto il Romanazzo chiede le dimissioni dell’assessore Coro dal ruolo di assessore. Secondo quanto racconta Romanazzo, pare che dopo questa sua richiesta, la maggioranza abbia replicato ritenendo un’esagerazione la richiesta di dimissioni dell’assessore, in quanto il problema era riconducibile alla mancanza di documentazione nella cartella in questione.

“Io ho detto che le dimissioni di Coro, le chiedevo non per questo, ma perché Coro è andato oltre il suo mandato di responsabile del servizio, ha combinato un macello, per la semplice ragione che quelle transazioni oggi non sono valide. E quindi si sono stabiliti con le controparti delle transazioni che non erano corrette. Tra queste transazioni ce n’è addirittura una fatta con me, ero anche io un creditore del comune, e Coro in quell’occasione mi ha ricordato che c’è anche la mia transazione. Vero c’è, è normale che io come controparte l’abbia firmata. Coro si deve assumere delle responsabilità davanti a tutti i cittadini di Montemesola. Lui per cinque anni ha sostenuto che ci sono debiti al comune, che il comune ha un sacco di contenziosi. Tutte cose vere, per carità, ma si è dimostrato incapace di gestire questa cosa e l’ha gestita senza nemmeno avvisare non solo il consiglio comunale, ma secondo me, anche parte della maggioranza”.

E’ dura la critica del consigliere Romanazzo il quale afferma che le responsabilità non appartengono solamente all’assessore Coro, perché se è vero che lui ha fatto le transazioni, c’è qualcuno che quelle transazioni le ha pagate, e in questo caso il Romanazzo si riferisce all’assessore Massafra. L’altra deliberazione riguardava invece, il riconoscimento di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze. Anche questa è una deliberazione particolare perché si tratta di sentenze che sono diventate esecutive nel 2013.

“Nel 2013 l’assessore Massafra, quando abbiamo fatto il riequilibrio a settembre, ha detto che non c’erano debiti fuori bilancio, queste sentenze dopo che son diventate esecutive hanno dato luogo a delle esecuzioni da parte degli avvocati nei confronti del comune di Montemesola, e la tesoreria ha dovuto pagare con oneri in più rispetto a quelli che erano previsti dalla sentenza. – spiega il consigliere Maurizio Romanazzo – Quindi quello che sostiene la maggioranza che i debiti son fatti dagli altri, che noi abbiamo contenziosi vecchi che hanno maturato un sacco di interessi, ecc, lo stanno facendo loro e lo hanno fatto loro con questa deliberazione. Questa deliberazione se la sono approvata loro. Su questa noi abbiamo votato contrariamente”.

Alla vigilia del rinnovo del consiglio comunale, essendo quasi trascorsi i cinque anni di amministrazione Punzi, ad alcuni assessori viene revocata la responsabilità. Questo per Romanazzo, conferma una cosa che lo stesso sostiene da anni: in primo luogo, che i responsabili non possono essere dei politici ma dei funzionari; in secondo luogo, secondo Romanazzo, è successo qualcosa nella maggioranza.

“C’è qualcosa che non funziona e qualcuno si sta rendendo conto che le cose non vanno come dovrebbero andare dal punto di vista della funzionalità della procedura amministrativa. La revoca degli incarichi guarda caso, poi avviene come conseguenza di determinati pasticci, come la delibera della tasi.spiega Romanazzo e prosegueil piano che bisogna presentare alla Corte dei Conti, evidentemente l’ex responsabile della contabilità non era in grado di poterlo presentare, e quindi si è ricorsi a un nuovo responsabile che viene da fuori; e questa cosa del contenzioso, fanno sicuramente riflettere sulla capacità di essere anche amministratori”.

Romanazzo infine, commenta l’ultima intervista resaci dalla dottoressa Massafra, assessore al bilancio, circa l’errore TASI.

“L’affermazione della Massafra fanno venire i brividi. Quando si fanno queste scelte, ovvero quelle di accollarsi i servizi per non far spendere soldi al comune, non significa soltanto assumersi degli onori, ma anche degli oneri. Nel senso che i responsabili dei servizi sono quelli che devono far funzionare la macchina comunale, e come in tutte le realtà sia pubbliche che private, il responsabile è responsabile di quello che avviene in ufficio e se un ufficio non funziona o compie un atto che non va bene, la responsabilità è del responsabile appunto, e non degli addetti che collaborano con lui. – e prosegue – Chi doveva occuparsi di far partire la determina, è vero che non doveva essere la responsabile, ma era comunque colei che doveva organizzare il lavoro perché partisse per tempo. Bisogna anche capire la delibera quando è stata firmata prima di poter partire, perché non vorrei magari che la delibera non fosse stata firmata dal presidente del consiglio prima della partenza e quindi le colpe son magari in capo ad una parte politica della maggioranza”.

“Ora è tutto un grosso punto interrogativo, non so come possa svilupparsi e come si possano recuperare quelle transazioni sottoscritte. Non so nemmeno come si presenterà la delibera nel prossimo consiglio comunale visto che il responsabile è un altro e non so se vorrà assumersi la responsabilità di portare avanti una linea che era quella di Coro. Il consiglio comunale avrebbe dovuto essere investito da tempo su queste transazioni”.

Questo è quanto il consigliere di minoranza Maurizio Romanazzo ha dichiarato al nostro giornale, sottolineandoci che le controparti con le quali sono avvenute queste transazioni, a sua detta non valide, non sono ancora state informate.

Elena Ricci

 

viv@voce

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