SAVA (Ta). Amministrative 2022. Cè è capaci ca allu franchiddesi li stà ziccà à mancà la terra sotta alli pieti?

SAVA (Ta). Amministrative 2022. Cè è capaci ca allu franchiddesi li stà ziccà à mancà la terra sotta alli pieti?

Le voci di corridoio si intensificano e il clima nel centro destra pare che non è più quello trionfante 

Un giornale sonda gli umori ma guarda anche al balletto, ufficioso, di incontri, accordi vari per poi vederli ribaltati, e da qui tratta le sensazioni dei momenti che stanno per caratterizzare la imminente campagna elettorale nel prossimo maggio.

Siamo contenti, e davvero tanto, che il centro sinistra savese si è unito in una sola coalizione e con un candidato sindaco che affronterà sicuramente la tornata elettorale nel modo più pacato e meno offensivo, a differenza dello IAIA sempre pronto a sferrare attacchi a sinistra per poi ritrovarsi condannato per diffamazione. Il gioco delle parti questo giornale, o meglio un giornale ”auto referenziato” che una oca giuliva definiva Viv@voce, lo conosce molto bene e conosce anche i classici polli che si fanno prendere la mano per sferrare attacchi diffamatori e calunniosi.

Ma oltre questa piccola postilla a questo editoriale notiamo ben altro nella compagnia de “lu franchiddesi”. Il clima nella coalizione del centro destra è cambiato e anche parecchio. Pare che lo IAIA sta cominciando a capire che non ha più in mano la situazione del tutti “in riga come i bravi soldatini” e che gli umori nella sua coalizione non sono più idilliaci come gli anni passati. Complice questo anche la candidatura di Giulio Rossetti che fronteggerà il potenziale candidato sindaco del centro destra Gaetano Pichierri, definito dal nostro giornale “il signor nessuno”, il quale è aggrappato alla gonnella di IAIA e che molto probabilmente non reggerà al confronto dialettico con Rossetti. 

Ma già da qualche mese le voci classiche di corridoio ci dicevano che lo IAIA stava già sponsorizzando “il signor nessuno” portandolo con se dai potenziali sostenitori. Ed era anche evidente che il duo, IAIA e Gaetano Pichierri, si faceva vedere spesso in piazza o in qualche bar del centro a testimoniare che le voci di corridoio non scherzavano affatto. In questo modo Gaetano Pichierri si sentiva protetto e assicurato dallo IAIA che il prossimo sindaco di Sava sarebbe stato lui. Ma alcuni scricchiolii lasciavano intendere che Pichierri cominciava ad aver timore che qualcosa non cominciava a  stare al suo posto: Saracino su tutto.

Ma una volta che Saracino è stato “addomesticato” e rientrato nei banchi come un bravo scolaretto, in parte infedele al suo maestro, sembrava che Gaetano Pichierri, che poi tanto sprovveduto non è, prendeva fiato. Mentre il centro sinistra cominciava a farsi male: ovvero, a presentarsi diviso.  Scenari questi che portavano a dettare il contesto. E in questo panorama divisivo nel centro sinistra lo IAIA senz’altro sguazzava alla sola idea di rivedere riconfermato il centro destra alla guida del paese per la terza volta, magari credendo che la vittoria elettorale sarebbe stata solo una passeggiata.

C’è solo voluto solo il tempo, credo necessario, a far capire al centro sinistra che andando divisi alla competizione elettorale si faceva un gran favore al centro destra e da qui mettendogli sul classico piatto d’argento la vittoria elettorale. Ma alcune volte il ragionamento e la razionalità ci dicono che le cose vanno viste da diverse angolazioni e che le emozioni non sempre in politica portano al risultato sperato. Poi succede che le cose assumono una piega diversa. Succede che Giulio Rossetti, “il costruttore”, si fa carico della compagine antagonista allo IAIA e succede anche, stando sempre alle voci di corridoio, che Gaetano Pichierri sta pensando anche a declinare la sua candidatura.

E questo perché il timore di non essere insignito a primo cittadino savese comincia ad essere fondato. Le prossime settimane ci daranno le risposte per confermare o meno le voci che cominciano a prendere corpo nel centro destra. Allo IAIA sembra che non abbia più il pallino della situazione e che i suoi programmi, vincere la competizione elettorale e candidarsi alle politiche del 2023, cominciano ad allontanarsi.

E intanto, registriamo che il clima nel paese è cambiato e che il centro destra deve dar conto al paese delle sue bugie, atte a descrivere toni trionfalistici che al riscontro dei fatti hanno solo dimostrato una cosa: la pochezza.

Pochezza assoluta, caratterizzata da un decennio di promesse, di cui nessuna realizzata, e da una forte monopolizzazione della nostra Casa comunale, diventata terra di conquista, o meglio conquistata, con lottizzazioni selvagge e clientelismo spudorato.

Ma su questo, e altro, decideranno i savesi.

Il nostro giornale fa sempre quello che ha sempre fatto: smascherare i bugiardi, ovvero coloro che hanno fatto illudere una intera comunità nel nuovo modo di gestire la Cosa pubblica, dimostrando nei fatti di essere peggiori di chi li aveva preceduti.

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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