SAVA. 11 domande ad Aldo Maggi, ex sindaco

SAVA. 11 domande ad Aldo Maggi, ex sindaco

Una volta furono 10 e ci querelò. E … stavolta?

1)  In queste ultime settimane imperversa nel nostro paese la querelle del “Centro dopo di noi”. Lei ha gestito, in quanto amministratore, la costruzione di questo plesso fino alla fine dei lavori. Ci può dire come lo ha lasciato?

2)   Perché la sua amministrazione non fece in tempo a darlo in gestione a qualche soggetto giuridico?

3)   L’amministrazione IAIA, nel suo programma elettorale portava ai primissimi posti, la consegna al territorio di questa importante struttura. Perché, secondo lei, questo non è avvenuto?

4)   Clamoroso: attivano la vigilanza dopo il clamoroso furto. Non le sembra grottesco questo?

5)   La sua amministrazione ha lasciato in eredità all’amministrazione IAIA tantissime opere pubbliche. Infatti, oggi  IAIA vive di rendita. Non le pare?

6)   Pasquale Calasso, suo ex delfino amministrativo, è di nuovo in auge. Ma stavolta con non ha un “padrino” amministrativo dietro che lo dirige. Eppure è ancora assessore ai Lavori pubblici, nonostante tantissime pecche nel suo ramo amministrativo. Concorda con ciò?

7)   Calasso e Saracino: due amministratori che hanno “lavorato” con la sua amministrazione. Non trova che questa è minestra riscaldata?

8)   Alcuni dicono: era meglio Aldo Maggi di IAIA. Almeno con Maggi era “usato” sicuro. Come giudica il sindaco IAIA al suo quarto anno di legislatura?

9)   In questa amministrazione pare che, se si sposta una pedina, cade tutto il castelletto. Anche lei è di questa opinione?

10) Elezioni regionali. Unico candidato il suo ex apostolo che fa di nome Fabio Pichierri. Ma davvero Sava solo Fabio Pichierri poteva esprimere?

11)  A che punto è oggi, Aldo Maggi già sindaco di Sava? Ritornerà sulla scena politica?

Giovanni Caforio

viv@voce

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