ELEZIONI REGIONALI 2015. I buoni propositi di Francesco Turco: sanità, territorio e disoccupazione

ELEZIONI REGIONALI 2015. I buoni propositi di Francesco Turco: sanità, territorio e disoccupazione

Intervista a Francesco Turco, candidato al Consiglio Regionale nella lista “Oltre con Fitto”

Com’è partita la sua esperienza politica?

“Vi racconto brevemente la mia esperienza politica, più amministrativa sino adesso. La prima è iniziata all’età di 30 anni circa ed è andata avanti sino a 5 anni fa presso il Comune di Torricella. Ivi ho fatto il Consigliere durante la prima magistratura, successivamente l’assessore nei vari rami e, anche, il vicesindaco sino a 8 anni fa, poi non ho più fatto alcuna candidatura. Attualmente, ho aderito a questa candidatura con la lista “Oltre con Fitto”, perché penso che sia una maturazione della mia persona. Inoltre, penso anche che la politica sia un momento della vita. Ho fatto per 30 anni e, faccio ancora, il medico (dipendente pubblico dell’ospedale pubblico di Manduria) e, adesso, presuppongo di potermi dedicare, per un certo periodo, al campo politico e amministrativo con maggiore intensità”.

Passiamo ai giorni nostri: un Centro-Destra spaccato porta (quasi) Emiliano a una forte discesa. Era insanabile tale spaccatura?

“Sono certo del fatto che l’onorevole Fitto volesse unire e, mantenere tale, il Centro-Destra. Ci sono stati dei momenti in cui tutti abbiam creduto che fosse possibile; sono state fatte varie proposte a Forza Italia: una di queste proposte era quella di prendere solo 8 candidati su 50 della lista di Forza Italia, successivamente, questa proposta non è passata e si è creata la lista “Oltre con Fitto” e neanche questa è stata sufficiente e, alla fine, l’ultima proposta prevedeva di togliere 2 candidati presidente e mettere un candidato che, entrambi gli schieramenti, avrebbero gradito, ma, neanche questo è stato possibile. Presuppongo che qualcuno e, nello specifico, Berlusconi (e me ne duole) e l’onorevole Vitali volevano che si desse la Puglia a Emiliano, quasi un “Patto del Nazareno” in ‘salsa pugliese’ ”.

Elezioni Regionali: Torricella ha tre candidati al Consiglio Regionale, Sava, invece, ne ha uno, come vede il candidato al Consiglio Regionale, Francesco Turco, questa disparità?

“Torricella ha avuto sempre una forte impronta politica. Tutti hanno masticato la politica. C’è chi si candida sempre a tutte le elezioni (provinciali e regionali); chi, invece, fa la prima esperienza e chi, come me, presuppongo faccia l’esperienza della sua vita, l’unica e, molto probabilmente, l’ultima esperienza di questo tipo. Indubbiamente, c’è una disparità tra la popolazione e i candidati, ma, purtroppo, la politica è così, bisogna che qualcuno si metta in gioco, amiamo metterci in gioco”.

Spesso nei partiti, le separazioni, portano a degli stati d’animo. Il suo qual è stato?

“Sicuramente non piacevole. Qualcuno mi chiedeva, circa tre mesi fa:”Ma tu sei Fittiano o Berlusconiano?”. Io non mi sento né Fittiano né Berlusconiano, nel senso che non sono tifoso né dell’uno né dell’altro. Io, in questo momento, sono tifoso di un’idea che è l’idea nuova di Fitto che parte dalle primarie; che si scelga in base agli interessi del territorio; che si mettano in gioco delle persone, anche nuove, nella politica; che si parta dal basso al fine di raggiungere dei risultati migliori”.

Ogni campagna elettorale ha una ragione a sé, questa com’è?

“La ragione è molto ambigua. In questo momento, gli elettori hanno un’anima che contrasta la politica. È un’elezione che, personalmente, la vedo a “impronta personale”. Quasi non ti chiedono se o con quale partito stai, ma guardano la persona, guardano, anche, il passato della persona e guardano quello che potrebbe esprimere per il territorio. Non dimentichiamo che questo territorio, sono circa 12/13 anni che non ha un rappresentante del Governo Regionale, per cui c’è la necessità di concentrarsi verso qualcuno che abbia le basi e che abbia un passato che sia in grado di rappresentare un territorio”.

Nei diversi comitati elettorali, c’è l’idea di un cambiamento? È facile avere la fiducia dell’elettore?

“Il cambiamento non è percepito, però l’elettore, ripeto ancora una volta, si fida della persona. Oggi c’è da lottare con l’astensionismo che, attualmente, è davvero forte. La gente è sconfortata, (nel mio caso io mi sono mosso molto perché voglio che guardino la mia faccia in questo momento); la gente è, anche, perplessa, perché quando vede chi rappresenti sul volantino, ti guarda più volte per capire e io rispondo dicendo:”Sì, son proprio io; son proprio io” e questo lo gradiscono. Bisogna andare a colpire e a prendere la fiducia di quell’elettore, guardarlo negli occhi e continuarlo a guardare successivamente, senza false promesse. Bisogna solo promettere una spesa totale e completa per il territorio che si rappresenta”.

Per quale motivo dovrebbero votare il candidato al Consiglio regionale Francesco Turco, nella lista “Oltre con Fitto” che vede Presidente l’oncologo Schittulli?

“Io ho una lunga esperienza sanitaria, trent’anni di sanità sempre al pubblico. Non ho mai fatto una libera professione e ho da proporre, anche, una nuova forma di sanità. Penso che sia, ormai, vecchia la sanità legata a strutture complesse. Bisogna fare una sanità per intensità di cure. Mi spiego con un esempio molto semplice: un paziente novantenne che fa una protesi da anni, in seguito a una caduta, il giorno dopo non ha bisogno dell’ortopedico, ma ha bisogno di un reparto di intensità di cure crescenti dove possano agire più persone; per cui bisogna staccare con la vecchia idea di struttura sanitaria. Questo è per la sanità, poi io mi propongo perché, in questo territorio, siamo lontani. Noi, per arrivare alla città, affrontiamo un viaggio con le strade. Bisogna aprire la Badanico salentina, bisogna collegare all’eventuale raddoppio del porto (che sarà anche un volano della città) e bisogna, anche, cercare di perseguire la Regionale 8 in un modo ecocompatibile, non quel mostro di quattro corsie/ sei corsie che era stata fatta precedentemente. Questo è per quanto riguarda la viabilità. Successivamente, la sanità è anche un nostro neo. Siamo lontani, abbiamo un ospedale che è stato depotenziato e bisogna potenziare; bisogna pensare agli anziani e alle malattie serie, perché la gente non vuole più ospedalizzare, vuol tenere in casa, ma bisogna proporre a livello regionale, anche, un sussidio economico per le gravi malattie; bisogna battere la disoccupazione giovanile, in Puglia siamo al 58%, la disoccupazione in genere al 21%; paghiamo tasse o abbiamo pagato tasse per 2.300.000.000€, ma quali servizi abbiamo avuto? A scapito di quali servizi bisogna perseguire per ciò che concerne la fattività del depuratore consortile Sava e Manduria, ma non nella tabella 1; migliorare la tabella e cercare un’alternativa allo scarico a mare, perché il mare è di tutti, ma il depuratore è necessario. Queste sono le cose che, eventualmente, andrò a proporre in Consiglio Regionale”.

viv@voce

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