Località balneari “Acqua Dolce e Scorcialupi”, marine del Comune di Maruggio. SCARTI VEGETALI A RISCHIO INCENDIO

Località balneari “Acqua Dolce e Scorcialupi”, marine del Comune di Maruggio. SCARTI VEGETALI A RISCHIO INCENDIO

Al Signor Sindaco del Comune di Maruggio (TA), all’ assessore all’ Ambiente del Comune di Maruggio (TA)

Alcuni giorni fa circa dieci ettari di macchia mediterranea sono stati distrutti da un incendio(molto probabilmente doloso) le cui fiamme sospinte dal vento, dalla così detta “piana dei trulli” prospiciente la “Torre Saracena” di Torre Ovo, sono arrivate a lambire le residenze estive della località balneare “Acqua Dolce Cirenea. Grazie ai Carabinieri della Tenenza di Manduria che sono intervenuti nell’immediatezza per fare evacuare i villeggianti e mettere al sicuro le auto, e all’intervento delle squadre dei Vigili del Fuoco il tutto si è risolto senza incidenti alle persone ma comunque con un grave danno all’ambiente e ai suoi ecosistemi.

Dopo l’incendio, con la scomparsa della folta vegetazione, sul terreno sono emersi tutti i materiali inquinanti come: “lastre di eternit, tubi di amianto,vecchi pali dell’ Enel,plastiche, vetri ecc”., ma ciò che ancora continua a preoccupare è la presenza di vere e proprie “collinette” di scarti vegetali ammassati lungo la litoranea salentina e in prossimità di sterpaglie e di due “boschetti” con conifere e ampio sottobosco.

Dio non voglia, ma nel  caso in cui qualcuno dovesse appiccarvi il fuoco, le fiamme si potrebbero propagare sino ad arrivare ai due “boschetti” di “Acqua Dolce e Scorcialupi”, e come ben si sa, i boschi di coniferi sono più facilmente aggredibili dal fuoco, data la presenza delle sostanze resinose che si riscontrano nei pini.

E’ bene ricordare che,  mentre il bosco composto da latifoglie (cioè di quelle specie di alberi che hanno le foglie non ad ago, quali la quercia, il faggio, il frassino ecc.) anche se distrutto dal fuoco rigermoglia naturalmente, il bosco composto da pini ed abeti, se bruciato, si  ricostruirà solo in maniera artificiale. Per evitare che ciò possa accadere e con il principio del “meglio prevenire che curare”, alcuni giorni fa mi sono recato presso il Comune di Maruggio segnalando tale situazione all’ assessore all’ambiente signor Maiorano, il quale mi assicurava che avrebbe dato disposizioni per far rimuovere la “fonte di pericolo”.

Purtroppo, nonostante ormai siano  trascorsi diversi giorni dalla mia segnalazione, IL POTENZIALE PERICOLO non solo persistente, masi è ulteriormente esteso a causa della   con altre aggiunte di scarti vegetali rinsecchiti.

Per quanto sopra Esposto, ai fini della tutela dell’ambiente e della pubblica e privata  incolumità, considerata anche la massiccia presenza di villeggianti e del consistente traffico veicolare che interessa alcuni tratti in cui si trovano le succitate discariche, CHIEDO che nell’ambito delle rispettive competenze vengano adottati quei provvedimenti necessari alla rimozione del potenziale pericolo in essere ancora in essere.

 In attesa di riscontro, distintamente saluto.

 Mimmo CARRIERI

  Responsabile Settore Ambiente ed Ecologia

 Associazione CPA Sezione Provinciale di Sava (TA)         

 

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