SAVA. Battezzato il Nuovo centro destra. Il sindaco IAIA, i Consiglieri comunali Mancino, Franco e Massarelli assieme ai due assessori Sileno e Maurizio Pichierri, presentano alla stampa il nuovo soggetto politico

SAVA. Battezzato il Nuovo centro destra. Il sindaco IAIA, i Consiglieri comunali Mancino, Franco e Massarelli assieme ai due assessori Sileno e Maurizio Pichierri, presentano alla stampa il nuovo soggetto politico

Alla presenza dell’ex presidente della provincia brindisina, Massimo Ferrarese, vengono spiegate le ragioni di questa scelta

Sava 3 dicembre. Ore 11. E’ tutto pronto per l’inizio della conferenza stampa. La Sala consiliare è piena di simpatizzanti del primo cittadino savese il quale, quest’ultimo, apre dal microfono l’inizio dell’incontro. “Io insieme assieme ad un nutrito gruppo di amministratori del Comune di Sava abbiamo aderito al nascente partito ” il nuovo centrodestra“. E’ questo il primo segnale che porta alle successive  proiezioni e il suo “cercheremo di essere protagonisti, insieme al presidente Ferrarese, della costruzione e della formazione di questo nuovo partito di cui fanno parte il sottoscritto, l’assessore Sileno e l’assessore Maurizio Pichierri, e i tre Consiglieri comunali che vedete seduti quì al mio fianco” vuole essere un chiaro segnale “politico” della sua amministrazione.

IAIA parte dal disciolto FLI savese e spiega il perchè di questa nuova collocazione con un “abbiamo deciso di aderire con entusiasmo a questo nuovo movimento perchè pensiamo che possa rappresentare ciò che richiede lo Stato. Noi volevamo un partito conservatore in Italia, un partito liberale di grande respiro che ponesse in essere quelle riforme che gli italiani aspettano da tanti anni: la riforma della giustizia, la sburocratizzazione dello Stato, l’impostazione liberale dell’economia, una nuova legge elettorale ecc…”.

Il primo cittadino non lesina autocritiche su come il rapporto cittadino-politica si è incrinato e sul rapporto con il centro destra è chiaro. “Noi di centrodestra, prima di guardare avanti e porci delle prospettive, dobbiamo fare una profonda autocritica perchè gli italiani ci hanno dato la loro fiducia, anche in diverse occasioni e abbiamo fallito diverse volte in quei punti in cui avevamo ottenuto la fiducia degli italiani. Noi siamo appassionati di politica, ci siamo tutti prestati alla politica nonostante ognuno di noi faccia altri mestieri”.

Al ritroso IAIA espone le ragioni di questa attesa, durata un anno in quanto  “abbiamo ritenuto che questo fosse il momento giusto per aderire a questo nuovo progetto politico, che rappresenta davvero una prospettiva reale di cambiamento per gli italiani”. E sul nuovo partito, Nuovo centro destra, le speranze secondo IAIA ci sono tutte con queste ragioni: “Noi vorremmo un nuovo partito che si fondi sulla meritocrazia: chi merita deve andare avanti, chi è radicato sul territorio deve avere i giusti riconoscimenti i quali non avvenivano precedentemente”. Sgombra il campo  a ipotetiche trattative  in cambio di qualcosa in virtù di questa adesione ed ecco rimarcare questo concetto: “Noi siamo entrati in questo nuovo partito senza chiedere nulla, senza contrattare nulla, senza andare a rivendicare alcunchè. Ci vogliamo solo mettere a disposizione di questo progetto”.

Alla fine del suo intervento, molto ben nitido ed esplicito, ecco l’importanza della figura di Massimo Ferrarese, ex presidente della provincia brindisina, a garanzia di fiducia su questa scelta: “La presenza di Massimo Ferrarese è stata anche un’altra delle ragioni che ci ha spinto e che ci ha convinto ad aderire al “nuovo centrodestra”. Io e lui ci siamo sentiti in passato, c’era già un discorso in itinere da oltre un anno”.

Alla luce di questa sua adesione e quella dei Consiglieri e assessori al Nuovo centro destra, che vede in Angelino Alfano il massimo rappresentante nazionale, IAIA sottolinea che “ho trovato grande entusiasmo di tutti i componenti del mio ex partito che hanno deciso di aderire al neo partito”.

Prima di lasciare il microfono a Massimo Ferrarese la citazione ultima è per l’ex presidente della provincia di Brindisi. “Massimo la tua presenza sul territorio, a pochi chilometri, è fonte di sicurezza e garanzia per un percorso futuro”.

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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