TARANTO. Masserie sotto le stelle: decima edizione da incorniciare, a sorpresa anche i Terraross in concerto

TARANTO. Masserie sotto le stelle: decima edizione da incorniciare, a sorpresa anche i Terraross in concerto

Musica della tradizione, buon cibo, masserie misteriose: per la decima edizione di “Masserie sotto le Stelle”, l’area Due Mari di Cia Agricoltori Italiani di Puglia ha letteralmente stupito i partecipanti, circa 400, distribuiti in 6 pullman con partenze da Castellaneta e Castellaneta Marina

Venerdì 11 agosto, per uno degli eventi più attesi dell’estate, la perfetta organizzazione ha “giocato” ancora con l’agricoltura locale e lo ha fatto per scoprirne le eccellenze.

Un territorio che dolcemente si è svelato anche stavolta, soprattutto agli occhi di chi ci vive quotidianamente non conoscendone tutte le sue sfaccettature. Così, il piccolo miracolo di “Masserie sotto le stelle” anche quest’anno si è rivelato con stupore e meraviglia, grazie ad ingredienti semplici ma dal sapore intenso.

Per la sua decima edizione, il tour segreto ha toccato due tappe del Tarantino: la prima è stata Masseria Cicerone della famiglia D’Onghia, un agriturismo ubicato nel territorio di Massafra, frutto di amore, passione, tradizione e rispetto per la terra.

Una volta scesi dai pullman, i partecipanti hanno potuto immergersi nel rilassante silenzio della natura, visitare la struttura e degustare prodotti tipici, a chilometro zero, preparati sapientemente con rispetto e amore smisurato.

Masseria Cicerone è un’azienda zootecnica in cui si allevano cavalli, mucche e pecore; qui tutti gli animali pascolano liberamente nei prati e nelle campagne circostanti, a garanzia di carne e prodotti caseari di assoluta qualità.

Un caseggiato centrale e due trulli maestosi, una vecchia stalla trasformata in sale accoglienti in cui è facile sentirsi a casa: Masseria Cicerone è avvolta da 100 ettari di bosco e sita a pochi chilometri da Mottola, Martina Franca e Massafra.

Niente male come inizio, ma il proseguo poco dopo ha letteralmente incantato: prima del tramonto, la verde carovana festosa della Cia si è infatti spostata di qualche decina di chilometri, raggiungendo l’agro mottolese per la tappa finale di “Masserie sotto le Stelle”.

Una dolce sorpresa il luogo in cui tutto si è compiuto: Masseria Quisisana, un’accogliente e articolata struttura rurale che strizza l’occhio al biologico, caratterizzata da trulli, muretti a secco, ulivi secolari e tanti pascoli.

Masseria Quisisana, gestita dalla famiglia Ortolani, è composta da un corpo principale dove è collocata l’abitazione di famiglia, da ampi locali a piano terra che un secolo fa erano adibiti a fienili e stalle per cavalli e un grande piazzale che oggi ospita anche un particolare museo della civiltà contadina, nel quale si possono ammirare oggetti di ampio uso domestico, utensili di piccolo artigianato, attrezzi utilizzati per il lavoro nei campi e per la vinificazione.

Di grande interesse storico e culturale sono i due trulli presenti nel complesso architettonico e le due grandi aie gemelle in cui avveniva pesatura e ventilazione del frumento, dei cereali e dei legumi.

A poca distanza si trovano le stalle, accessibili tramite un apposito percorso, dove dimorano gli animali che fanno parte dell’allevamento aziendale: equini, suini, caprini e animali di bassa corte.

Ad accogliere i partecipanti, una sorpresa nella sorpresa: i Terraross, celebri suonatori e menestrelli della Bassa Murgia: Dominique Antonacci e tutti i componenti del gruppo, corpo di ballo compreso, hanno condiviso l’intera serata con gli ospiti, esibendosi poi in un coinvolgente concerto sotto le stelle.

Due spettacoli curati dalla Falconeria Bergamotti, uno diurno e l’altro in notturna, hanno poi incantato grandi e piccini: esibizioni di rapaci in volo emozionanti ed educative, arricchite da aneddoti e preziose narrazioni.

Gli ospiti, poco dopo, si sono amabilmente tuffati nei tempi che furono, partecipando ad una sorta di rievocazione storica della trebbiatura: un’attività esaltata dall’accensione e l’utilizzo di un antico trattore Landini.

Poi, la grande cena finale sotto le stelle: i circa 400 partecipanti hanno degustato prodotti tipici a chilometro zero, dall’antipasto ai due primi piatti, dalla tradizionale carne al fornello alla frutta di stagione; la torta finale, la classica quadriglia comandata in dialetto castellanetano e strepitosi fuochi pirotecnici sono state le ciliegine sulla torta di una serata da incorniciare, durante la quale, recandosi in una postazione dedicata con telescopio astronomico, è stato anche possibile ammirare Saturno ed ascoltare consigli e spiegazioni dell’esperto Agostino Lamanna.

Tra i tanti ospiti, c’era anche Antonio Paolo Scalera (consigliere regionale), Vito De Palma (deputato della Repubblica) e don Giuseppe Ciaurro (arciprete di San Lorenzo Martire, la chiesa più antica di Massafra).

Per Cia Agricoltori Italiani di Puglia c’era invece il vicepresidente regionale vicario Giannicola D’Amico, i direttori delle aree Due Mari e Capitanata Vito Rubino e Nicola Cantatore e il direttore regionale Inac Cia Puglia Giuseppe Notarangelo.

Per la perfetta organizzazione della decima edizione di “Masserie sotto le Stelle”, la Cia ringrazia i gestori delle due masserie visitate per accoglienza ed ospitalità, Angelo Emilio Bergamotti e la sua famiglia, i Terraross, le aziende Ludovico Domenico, Valledoro e Di Cristo, Emergenza Castellaneta, Pasticceria Conforti, Agostino Lamanna di Dolce Miele, il gruppo Vivi, la tipolitrografia Policarpo, il gruppo Fiat 500 Club Italia di Cassano Murge e tutti i partner storici che hanno collaborato.

L’appuntamento, senza dubbio, è per la prossima edizione.

 

viv@voce

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