Al via dalla Puglia il Risanamento equitativo di “Autonomi e Partite Iva”

Al via dalla Puglia il Risanamento equitativo di “Autonomi e Partite Iva”

In una conferenza a Martina Franca illustrato il provvedimento per porterebbe nelle casse dello Stato 300 miliardi di euro!

È iniziata dalla Puglia, più precisamente da Martina Franca, la campagna del movimento nazionale “Autonomi e Partite Iva” (Api) per promuovere un referendum per il risanamento equitativo che, secondo i promotori, rappresenterebbe una “boccata di ossigeno” per il popolo delle microimprese e dei professionisti, uscito a pezzi dalla crisi della pandemia.

Per promuoverlo il Movimento di opinione culturale e politico ha organizzato una serie di conferenze pubbliche in tutte le regioni, una campagna di sensibilizzazione che porterà alla mobilitazione che – dal 21 novembre prossimo – vedrà in tutte le piazze italiane la raccolta delle 10.000 firme per ottenere il referendum.

Il tour nazionale è iniziato da Martina Franca dove si è tenuta (giovedì 21 ottobre) la conferenza “L’impegno di Autonomi e Partite Iva per salvare Imprese, professionisti e famiglie italiane attraverso il risanamento equitativo”.

Per l’occasione è venuto in Puglia il presidente nazionale di Api, il sen. Eugenio Filograna, con la vicepresidente nazionale Maria Alberta Viviani-Cervi; ad accoglierli Antonio Pepe, coordinatore regionale Api Puglia, e Cristina Surico, vicecoordinatore regionale Api Puglia.

Nel corso dei lavori, moderati dal giornalista Massimo Lucidi, dopo che Antonio Pepe ha spiegato che il movimento Api, ormai radicato significativamente sul territorio pugliese, a breve lancerà una nuova iniziativa per chiedere la soppressione dell’anacronistica tassa per la Guerra di Abissinia dalle accise sui carburanti, è intervenuto il presidente Eugenio Filograna che ha illustrato il progetto di Api per il risanamento equitativo.

Si tratta di un provvedimento complessivo che interessa le cartelle esattoriali ormai inesigibili, ovvero crediti che lo Stato vanta verso i contribuenti per circa 950 miliardi che, per almeno il 90%, sono importi incagliati e irrecuperabili.

«Il movimento “Autonomi e Partite Iva” – ha spiegato il presidente nazionale sen. Eugenio Filograna – propone un risanamento equitativo che prevede la possibilità per i debitori verso lo Stato, per qualsivoglia tipologia di debito sorto sino al 31.12.2020, di chiudere la pendenza con il pagamento del 30% della somma a debito: secondo i nostri calcoli così lo Stato incasserebbe subito circa 30 miliardi di euro».

«Per quanto riguarda i crediti irrecuperabili – ha poi detto il sen. Eugenio Filograna – lo Stato cederebbe invece agli Autonomi e Partite Iva tale credito, vendendolo al 30% del valore iscritto a ruolo: siccome il credito in sé potrebbe non avere alcun valore, lo Stato riconoscerà agli acquirenti un premio, sotto forma di credito di imposta, pari al valore originario del credito acquistato, da utilizzare in 10-15 anni in quote costanti.

Queste quote saranno compensabili con ogni tipo di debito verso la Pubblica Amministrazione. Questa fase consentirebbe allo Stato di incassare ulteriori circa 270 miliardi di euro da mettere a disposizione per il rilancio dell’economia».

Giampiero Laera

viv@voce

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