Sava. ALBERI DI ULIVI A RISCHIO SRADICAMENTO. SINDROME DI ESSICCAMENTO O XYLELLA?

Sava. ALBERI DI ULIVI A RISCHIO SRADICAMENTO. SINDROME DI ESSICCAMENTO O XYLELLA?

Interessate le Contrade “San Giovanni”, “Veglia”, “Capriola” e “Massaro”, adiacenti all’attraversamento della Bradanico-Salentina

Esposto al Sindaco del Comune di Sava, ai Carabinieri Forestali della Stazione di Manduria, al Dipartimento Agricoltura – Sviluppo e Ambientale e alla Sezione Osservatorio Fito Sanitario di Bari.

Mentre ero in giro nelle campagne a “caccia di discariche”, sono stato attratto da vaste piantagioni di alberi secolari di ulivi dalla chioma (e non solo) ingiallita o meglio, rinsecchita.

Un’impatto ambientale e paesaggistico molto preoccupante che mette a rischio un patrimonio, ma anche e soprattutto una fonte di guadagno per il nostro territorio a vocazione agricola.

Da informazioni assunte, sembra che almeno da un paio di anni la nostra zona si trovi in “zona infetta” ma che nessuno mai ha pensato di informare i contadini.

Gli agricoltori savesi non si sono nemmeno accorti di essere passati dalla “zona di contenimento” del 2013/2015 a “zona infetta”, primo peché gli operatori Arif, quando monitoravano e prelevavano campioni degli alberi della nostra zona avevano sempre detto che non era ancora present il batterio (2017), e secondo perché effettivamente, almeno nell’agro di Sava, fino a pochi mesi fa, non erano presenti casi di “essiccamento rapido” dovuto alla Xylella” – malgrado sul sito istituzionale emergenzaxylella.it fossimo già dal 2016/2017 in “zona infetta”, quindi, appare evidente che il problema sia stato sottovalutato sia dalle istituzioni che dagli operatori del settore e non si siano posti i rimedi e i correttivi affinché le varie “zone cuscinetto e contenimento” diventassero infette.

Si sono spesi un bel pò di soldini per gli esami per i campioni prelevati dall’ Ente ARIF ma senza una vera e propria politica di contenimento della malattia.

Ai giorni nostri il batterio xylella sembra ormai aver infettato i maestosi alberi di ulivo, comunque sarebbe necessario che i rappresentanti delle istituzioni venissero “allo scoperto” per informare i cittadini e gli agricoltori su quella che é la reale situazione della malattia nelle nostre campagne.

Mimmo Carrieri

 

viv@voce

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