L’amore verso il cavallo. La leggerezza

L’amore verso il cavallo. La leggerezza

Oggi tutti pensano di montare in leggerezza e rispettare;la vera definizione di leggerezza è la capacità del cavallo di capire il linguaggio degli aiuti del cavaliere: la leggerezza aumenta quanto più il cavallo risponde in modo positivo ad aiuti minimi del cavaliere

Il cavaliere deve tendere ad annullarsi facendo diventare protagonista il cavallo al punto da fare sembrare che il cavallo lavori da solo, se l’educazione alla mano è corretta,il cavallo ricerca una tensione leggera delle redini, la sua bocca diventa sensibile al minimo gioco di azione delle dita e del polso del cavaliere che deve poter modificare l’atteggiamento della testa e dell’incollatura in funzione del movimento voluto.

La leggerezza alla gamba si ottiene quando il cavallo mantiene l’attività ricercata senza il continuo intervento delle gambe. L’assetto, combinato a mani e gambe, diventa l’aiuto primario.

“Un cavallo è obbediente alla mano quando la segue in tutti i suoi movimenti” (P.Karl).

Milena Mero

viv@voce

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