DISPERSO IN MARE. SOCCORSO AD OPERA DELLA CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA DI TARANTO

DISPERSO IN MARE. SOCCORSO AD OPERA DELLA CAPITANERIA DI PORTO GUARDIA COSTIERA DI TARANTO

Taranto 14 agosto. Alle ore 15.00 di questo pomeriggio, giungeva alla sala operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Taranto una richiesta di soccorso relativa ad un ragazzo uscito in mare, da solo, durante la notte

I familiari preoccupati per il figlio disperso riferivano al personale militare che lo stesso era uscito in mare senza telefono cellulare e non aveva radio a bordo.

La pericolosità della situazione creatasi imponeva l’attivazione immediata del dispositivo di emergenza e soccorso da parte dei militari della Guardia Costiera di Taranto. Attivata tutta la catena di comando tramite allerta alle sale operative di Bari (Centro secondario di Soccorso Marittimo) e Roma (Coordinatore Nazionale del Soccorso in mare), dalla quale Taranto come Unità Costiera di Guardia dipende, sono iniziate le operazioni di ricerca capillare in mare da parte delle motovedette della Guardia Costiera CP 840 e CP 2103, oltre l’allerta a tutti i servizi portuali in transito nella rada e nel porto di Taranto.

L’operazione ha avuto buon esito ed il disperso è stato ritrovato dal comandante della CP 2103 insieme ai suoi uomini alle ore 16.25, con tempi operativi ottimi per tale tipologia di situazione di emergenza.

Lo sventurato ma incolume conducente spiegava ai militari che si era volontariamente allontanato per motivi personali.

Anche questa volta, nonostante il concreto quanto grave e imprevedibile rischio creatosi, la tempestività e l’efficacia dell’intervento da parte dell’organizzazione di ricerca e soccorso della Guardia Costiera ha potuto evitare l’aggravarsi della situazione garantendo al contempo la sicurezza della navigazione e l’incolumità della vita umana in mare.

Con l’occasione il Comandante della Capitaneria di Porto di Taranto C.V. (CP) Claudio DURANTE ricorda, al fine di una sicura e corretta navigazione in mare, di mettere in atto tutti quegli accorgimenti necessari alla tutela della sicurezza propria e delle terze persone trasportate quali ad esempio rendersi reperibili in mare a mezzo telefono cellulare e radio ovvero informare ogni qualvolta si esce in mare la propria destinazione e l’orario di rientro.

viv@voce

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