Taranto. TARGA DI RICONOSCIMENTO ALLA SOCIETA’ “RIMORCHIATORI NAPOLETANI” DEL PORTO DI TARANTO PER IL SALVATAGGIO DI 800 MIGRANTI A BORDO DELLA NAVE BLUE SKY M.

Taranto. TARGA DI RICONOSCIMENTO ALLA SOCIETA’ “RIMORCHIATORI NAPOLETANI” DEL PORTO DI TARANTO PER IL SALVATAGGIO DI 800 MIGRANTI A BORDO DELLA NAVE BLUE SKY M.

L’Unione Piloti consegna una targa alla società “Rimorchiatori Napoletani” 

Il presidente dell’Unione Piloti dei Porti (UP), Comandante Giuseppe Orrù ha consegnato  una targa di riconoscimento  alla società “Rimorchiatori Napoletani”, che opera  nel porto di Taranto, per  il contributo fornito, in stretta sinergia con l’Autorità marittima, nel recupero della motonave Blue Sky M.

L’episodio risale al 31 dicembre 2014  quando gli equipaggi dei rimorchiatori in servizio presso lo scalo tarantino, raggiunsero le acque del porto di Gallipoli e portarono in salvo i circa 800 migranti stipati a bordo della nave.

A ritirare la targa, consegnata in occasione di un incontro tra addetti ai lavori  tenutosi di recente a Jesi (AN) su iniziativa della stessa Unione Piloti e  che ha visto la partecipazione tra gli altri dell’Ammiraglio di Squadra Salvatore Ruzittu,  (in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare) e dell’Ammiraglio Francesco Saverio Ferrara, (in rappresentanza del Comandante Generale delle Capitanerie di Porto), è stato il Comandante della società “Rimorchiatori Napoletani”,  Pasquale Saponangelo.

Dopo aver ringraziato l’UP per il riconoscimento conferito, Saponangelo ha sottolineato, come la massima collaborazione tra la Marina Militare e la Capitaneria di Porto sia stata determinante per assicurare in tempi brevi sia l’intervento che la soluzione della crisi con il salvataggio di 800 vite umane. Lo stesso Saponangelo ha poi  sostenuto che i valori della solidarietà animano profondamente gli equipaggi dei rimorchiatori i quali  “al di là del  ruolo istituzionale, quando c’è da salvare vite umane in mare, sono sempre pronti a sacrificarsi con un innato spirito altruista”.

Il concetto di una fattiva collaborazione fra i vari soggetti che operano per la sicurezza del sistema portuale  compresa la Marina Militare, richiamato dal Comandante Saponangelo,  è  stato largamente condiviso da tutti i partecipanti all’incontro e ribadito con forza anche dal Presidente dell’Unione Piloti dei Porti:  “Il sistema portuale è un sistema complesso le cui criticità possono essere superate – ha affermato Orrù – solo tramite la sinergia tra i diversi operatori, pubblici e privati, unica strada per conciliare il mantenimento degli elevati standard di sicurezza dei porti che scontano le note deficienze infrastrutturali dovuti ai ritardi per l’adeguamento agli standard europei”.

Il Comandante Orrù  ha inoltre messo in risalto il ruolo dei servizi tecnico-nautici ed in particolare del pilota,  che sotto la regia delle Autorità,  accogliendo le navi, contribuisce, partendo dall’alto mare, al mantenimento della sicurezza negli scali marittimi. Per queste ragioni  – a suo avviso –  il pilota di porto appare  come il   “biglietto da visita che l’Autorità presenta alle navi provenienti dal mare aperto”.

L’incontro di Jesi è servito  a gettare le basi per un ulteriore confronto  e lo sviluppo di un programma da condividere tra Autorità marittima, Servizi tecnico nautici, Armatori e Terminalisti che si terrà in un apposito convegno in programma a La Maddalena il prossimo ottobre”.

ANTONELLO NAPOLITANO

Responsabile comunicazione UNIONE PILOTI DEI PORTI (U.P.)

antonello.napolitano@gmail.com

viv@voce

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