LIZZANO. Consiglio comunale del 6 agosto. “Il sindaco Macripò respinge le proposte, dimostrando così nessuna sensibilità verso la cittadinanza lizzanese”

LIZZANO. Consiglio comunale del 6 agosto. “Il sindaco Macripò respinge le proposte, dimostrando così nessuna sensibilità verso la cittadinanza lizzanese”

Nota stampa di Antonio Clemente Cavallo, Capogruppo consiliare de “Il Giglio – Insieme per Lizzano”

“Inizio dei lavori alle 8.30, in un’aula deserta e già surriscaldata. Prendo subito la parola per: 1°) deplorare il sindaco (ancora una volta) per l’orario scelto, che non consente la partecipazione dei cittadini, e per la mancata affissione dei manifesti della convocazione del Consiglio comunale;  2°) proporre di spezzare in due parti il Consiglio: al mattino i numerosi “Debiti fuori bilancio” e contenziosi vari. In una serata successiva il Bilancio 2015 e il Programma delle Opere Pubbliche, al fine di recuperare la partecipazione attiva della cittadinanza.

Il sindaco respinge le proposte, dimostrando così nessuna sensibilità verso la cittadinanza lizzanese.
Al via, dunque, alle 23 proposte di deliberazione, verso le quali si registra il voto favorevole di tutti i consiglieri di opposizione solo nei confronti del progetto della Provincia per la realizzazione di una rotatoria all’incrocio della Lizzano – Pulsano – Faggiano.

BILANCIO DI PREVISIONE 2015 E PROGRAMMA OPERE PUBBLICHE

Arrivano in Consiglio fuori tempo massimo (la scadenza prevista per legge era entro il 31 luglio) i fondamentali strumenti di programmazione, che servono ad organizzare opere e servizi dal 1° di gennaio (sic!) al 31 dicembre. Sette mesi abbondanti, di fatto, già persi, con una corsa ora contro il tempo per realizzare in cinque scarsi mesi quanto si sarebbe dovuto fare in un anno intero (?!?).

Naturalmente non ce la faranno, e le Opere pubbliche nel paese continueranno a latitare!

In compenso il sindaco e la sua Giunta pretenderanno dai cittadini di corrispondere con tempestività al pagamento delle varie tasse (TARI, TASI, IMU, IRPEF, TOSAP, ecc.) ai massimi livelli, pena sanzioni, mora e interessi, con l’Ufficiale Giudiziario pronto a bussare alle porte dei malcapitati cittadini impossibilitati a fronteggiare oneri così elevati!
Tanto per rendere l’idea: nei Titoli Primo e Terzo del Bilancio relativi alle Entrate tributarie ed Extratributarie (le varie tasse prima richiamate), sono previsti introiti finanziari a carico dei cittadini lizzanesi pari a 6 milioni di euro. Se si considera che sono circa 2.000 le famiglie contribuenti, ne consegue che ogni famiglia dovrà sopportare mediamente una tassazione di 3.000 euro all’anno!!

INCREDIBILE! MA, PURTROPPO, VERO!
UN VERO E PROPRIO MASSACRO!!

Il sindaco, per giustificare tale scempio, ha cercato di rifugiarsi nella storia dei tagli delle risorse finanziarie decise dal Governo centrale.

FALSO! ASSOLUTAMENTE FALSO!

Gli ho dimostrato che a fronte di minori trasferimenti di 200 mila euro nel periodo 2013 – 2015 la sua Giunta ha deliberato maggiori tasse pari ad 1 milione di euro nello stesso periodo! Per il resto non è colpa del Governo centrale se a Lizzano la tassa rifiuti è alta poiché il costo del servizio il sindaco l’ha fatto lievitare enormemente nel corso delle sue amministrazioni (da 600 mila euro agli attuali 1 milione e ottocentomila euro!): il 300% in più!

In definitiva, un Bilancio che presenta una previsione di spesa “corrente” di 7 milioni di euro senza una logica di sviluppo e di prospettiva utile per la comunità!

Per le Opere Pubbliche è previsto poco. E quel poco (lavori campo sportivo, isola ecologica, ecc.) non saranno capaci di realizzarli entro l’anno. Un “poco” che diventa “nulla” quando si pensa alle necessità vere che ha il paese, nelle zone dove ancora mancano strade, acqua, fogne, gas e illuminazione! Con un patrimonio esistente che sta cadendo a pezzi, basti pensare allo stato delle strade, alle scuole “Tevere” e “Via Mascagni”, alla Caserma dei Carabinieri, alla stessa facciata del Municipio di Via Mazzini, ed altro ancora. Mentre i cittadini della scuola media continuano ad allagarsi appena piove, nonostante lavori effettuati pari a 1,5 milioni di euro!

Un vero disastro, accompagnato dall’inerzia di un sindaco che a fronte di alcune emergenze ambientali (sequestri della discarica Vergine e del Depuratore) resta con le mani in mano, senza alcuna iniziativa verso le autorità e gli enti preposti!

Così come scandalosa e inquietante è la situazione nella zona a mare, dove continuano a persistere gli “eco-mostri” delle cosiddette “Case Rosse” di proprietà del sindaco e suoi familiari, che per evitare l’abbattimento si blocca il Piano di recupero della fascia Costiera (PIRT) che consentirebbe a 800 cittadini di sanare le loro case, alle imprese locali di lavorare, al Comune di incassare somme importanti con le quali realizzare le opere pubbliche necessarie allo sviluppo turistico ed economico della zona, dell’intera comunità!

Le altre deliberazioni hanno interessato bel 16 casi di contenziosi, che hanno determinato debiti fuori bilancio per un importo complessivo di circa 90 mila euro. Si tratta, quasi sempre, di casi di cittadini che hanno avanzato richiesta di risarcimento per danni subiti alla persona o a loro autovetture per buche stradali o cani randagi. Un fenomeno, questo dei risarcimenti, che ha subito una progressione notevole da quando Macripò governa il nostro paese! Per dare l’idea: in una sola seduta di consiglio Comunale si sono impegnate cifre che in precedenza si impegnavano per tutto l’anno per questa tipologia di debito. Esclusi quelli che si riferiscono a espropri per opere pubbliche (per i quali una parte attiva hanno storicamente avuto i parenti del nostro primo cittadino).

Tornando ai risarcimenti per buche e cani randagi, ho messo in evidenza la necessità di analizzare a fondo il fenomeno, per comprendere bene quanto accade.

Oltre questo, ho espresso in consiglio la necessità di gestire meglio tali “cause”, che non vedono quasi mai un accordo bonario con i cittadini per evitare minori esborsi da parte del Comune, che preferisce invece, sistematicamente, costituirsi in giudizio, con il sindaco che quasi mai affida la difesa dell’ente ad un avvocato lizzanese (e meno male che aveva affisso il manifesto di appello ai cittadini di acquistare nella propria città…!).

Per non farla più lunga, anche se ci sarebbe tanto altro da resocontare nelle 9 ore trascorse nell’afoso salone consiliare, la situazione, come si può notare, è davvero preoccupante per la nostra comunità, a causa di un’Amministrazione inefficiente, sprecona e gravemente omissiva!

Gravemente lesiva degli interessi legittimi dei lizzanesi, cui toccherà soffrire ancora per un po’ prima che passi questa lunga e dannosa “Nuttata”!

Antonio Clemente Cavallo

Capogruppo consiliare de “Il Giglio – Insieme per Lizzano”

 

 

viv@voce

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