Manduria. M5S: “Ennesima occasione persa di mancato coinvolgimento”

Manduria. M5S: “Ennesima occasione persa di mancato coinvolgimento”

Nota stampa dei pentastellati messapici che rimarcano con un “è’ tempo che l’Amministrazione Massafra si doti di strumenti partecipativi”

Ennesima occasione persa di concretizzare quel percorso legato “all’inventiva e al buonsenso di tutti noi” auspicato all’insediamento dell’Amministrazione, due anni fa, e quindi alla mancanza di uno strumento della partecipazione di tutta la cittadinanza, nell’elaborazione e condivisione dell’ennesimo cambio di senso di marcia su alcune vie della città.

Sono quel tipo di scelte, come l’elaborazione del PUG, che prevedono la presenza costante dei cittadini perché saranno poi i cittadini per primi a condividere, applicare e far applicare il risultato di quelle scelte. Così come non è avvenuto nel rinnovo dello Statuto comunale, nel marzo dello scorso anno, che ha sortito beneficio alcuno verso i cittadini, perché a fronte di scelte di una certa influenza sul vivere quotidiano non vi è stata alcuna partecipazione.

L’elaborazione e l’impegno verso il PUT (Piano Urbano del Traffico), obbligatorio per i comuni con oltre 30.000 abitanti, tenuto conto che la sua revisione deve avvenire ogni due anni, non può essere lo sforzo di una sola amministrazione e deve essere uno strumento di crescita democratica e di partecipazione dei cittadini. Deve permettere la presa di coscienza delle criticità ambientali che vive la nostra comunità e il nostro territorio come deve anche considerare l’evoluzione edilizia, demografica e produttiva di tutto il comprensorio comunale. Per questo il PUT è, secondo noi, uno strumento di pianificazione e programmazione utile a comprendere e definire il “sistema Comune” inteso come tendenza verso una visione strategica del territorio comunale e le sue potenzialità.

Non deve essere un provvedimento calato dall’alto, quindi, subìto dai cittadini e cambiato a piacimento dall’amministrazione di turno secondo richieste personalizzate di una sola parte della cittadinanza ma il risultato di una più ampia consultazione e partecipazione così come prescrivono le buone regole dell’amministrare in modo trasparente.

E’ necessario, invece, utilizzare e creare strumenti e modi partecipativi per dare rappresentanza alla collettività, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i soggetti del territorio, anche attraverso lo strumento del “Bilancio Partecipato”, una cui bozza di regolamento è stata da noi proposta in data 04 novembre 2013.

O usare le regole di consultazione introdotte con il “Regolamento della partecipazione popolare e referendum” approvato con delibera del C.P. n. 68 del 23 maggio 2013, su nostra bozza.

Nell’elaborazione del PUT non si può ignorare la grande opportunità data dalla L. R. n. 1 del 23 gennaio 2013, con gli obiettivi che intende raggiungere, quali la formazione di una rete ciclabile e ciclopedonale continua e interconnessa; il completamento e la messa in sicurezza di reti e percorsi ciclabili esistenti, anche con la riconversione di strade a bassa densità di traffico motorizzato; la realizzazione di azioni di comunicazione, educazione e formazione per la promozione degli spostamenti quotidiani in bicicletta, a cominciare dai tragitti casa-scuola, casa-lavoro; la formazione di una rete interconnessa, sicura e dedicata di ciclovie turistiche attraverso località di valore ambientale, paesaggistico e culturale, i cui itinerari principali coincidano con le ciclovie delle reti BicItalia ed EuroVelo; la realizzazione di azioni di comunicazione, educazione e formazione per la promozione dell’intermodalità bici+treno, bici+bus.

Di tutto questo non ci sembra se ne sia mai parlato in qualche occasione, convegno o dibattito.

E vi sono anche i fondi previsti dalla stessa legge regionale per concretizzare qualche pista ciclabile e allentare l’oppressione del traffico automobilistico.

Certo, anche le strade extraurbane, da manutenere, concorrerebbero ad alleggerire il traffico e qui, a quanto sembra, i fondi saranno, come ulteriore occasione, persi.

La revisione dei benefici circa il Traffico Pubblico Locale per consentire un utilizzo più appropriato dei mezzi pubblici ed evitare l’uso dell’auto personale è un ulteriore modo per dare un sollievo all’annoso problema del traffico cittadino. Riuscire a concretizzare alcune corse cittadine, per evitare l’uso delle auto personali, darebbe un sollievo alla congestione del traffico.

E non ultimo, la mancanza di un’attenzione particolare ai diversamente abili e portatori di handicap che hanno tutto il diritto di vedersi riconosciuta l’opportunità di usare un pezzo di strada che sia la più agevole per loro, in considerazione di un aumento di fruitori delle strade cittadine dotati di mezzi elettrici per deambulare e permettergli di continuare a mantenere i contatti con la propria comunità.

Abbiamo elaborato un documento in cui poniamo l’attenzione sull’evoluzione normativa e le integrazioni che si sono succedute negli anni e che si prefiggevano di ottenere considerevoli benefici ma che, a distanza di venti anni, non ha sortito, dalle nostre parti, altro che la definizione di alcune aree di parcheggio così da permettere un recupero monetario verso le casse comunali.

Invitiamo l’Amministrazione ad avere una maggiore attenzione e un maggior coinvolgimento dei cittadini: il loro giudizio non è mai inutile.

Meetup Attivisti5Stelle Manduria.

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viv@voce

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