SAVA. L’arte spontanea di Dora Mele

SAVA. L’arte spontanea di Dora Mele

Esposti in Sala Amphipolis una parte dei tanti lavori dell’artista savese

“Sin da piccola amavo disegnare, dipingere, lavorare a maglia, all’uncinetto, creare; un desiderio innato di sperimentare su materiali diversi, dare forma alle idee, che si è evoluto nel tempo come crescita graduale e introspettiva: un succedersi di STAGIONI diverse.

Partendo dall’osservazione, da copie e riproduzioni di grandi artisti (Klimt, Rubens, De Champaigne,…), ho maturato col tempo uno stile ed una tecnica personale che mi ha permesso di lavorare su opere originali.

I FRAMMENTI sono i pezzi di vetro imperfetti, scarti industriali da cui partivo con mio marito per creare ed affinare diverse tecniche, condividendo così una passione comune. In casa con i miei figli giocavamo con i COLORI per guardare oltre ciò che il mondo mostra in superficie, con la fantasia che solo i bambini custodiscono.

L’arte è una passione che fino ad oggi ho coltivato solo nell’intimo della mia casa, con la famiglia e gli amici più stretti. Adesso mi sento pronta ad espormi, a condividere con il mio paese ciò che più amo, nonostante l’esporsi agli altri generi sempre un po’ di paura.

Queste sono le mie stagioni, i miei frammenti, ciò che mi dà gioia, che mi permette di lasciare l’impronta della mia vita. Io faccio parte di questo mondo, vivo e dò una traccia di me”.

Dora Mele

 


viv@voce

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