SAVA. Contrada San Giovanni. Tratto della Bradanico-salentina: una discarica a cielo aperto

SAVA. Contrada San Giovanni. Tratto della Bradanico-salentina: una discarica a cielo aperto

Il dirigente medico del Dipartimento di prevenzione Servizio igiene e sanita chiede al sindaco IAIA che venga emessa un’ordinanza di diffida nei confronti dell’Anas

Nei giorni scorsi, il Personale di Vigilanza e Ispezione che  ha effettuato il sopralluogo da me richiesto tramite  un mio Esposto, ha costatato e certificato la presenza di numerosi cumuli di rifiuti speciali consistenti  principalmente in rifiuti inerti derivanti da demolizioni edilizie, elettrodomestici, masserizie, rifiuti in plastica, vetro, metallo, grosse quantità di pali in cemento dismessi da impianti di vigneti e … quintali di eternit in fibrocemento – amianto, in parte rotte e sfibrate (addirittura posti anche all’interno di sacchi in cellophan) abbandonate sulla strada e in aderenza a dei terreni agricoli coltivati ad uliveto.

La Bradanica Salentina, l’incompiuta “strada Fantasma” o  strada dei veleni”, i cui lavori ebbero inizio negli anni “90,  si è dimostrata di essere stata  il “Pozzo di San Patrizio” dal quale sono stati prelevati l’equivalente di circa 20 milioni di euro in parte utilizzati per stravolgere lo stato dei luoghi  del  territorio sia sotto l’aspetto ambientale che paesaggistico.

Per la realizzazione si questa “mega opera pubblica”, all’epoca  progettata per collegare Taranto a Lecce, furono espropriati terreni, abbattuti centinaia di alberi di ulivi, anche secolari, costruiti ponti e bretelle stradali con gittate di cemento e asfalto per poi essere abbandonata all’oblio e trasformata in una vera e propria “discarica a cielo aperto”.

Ovviamente a pagare per queste distrazioni,  non saranno i politici o i progettisti dell’epoca ma, come sempre, i cittadini!  

 Mimmo Carrieri

viv@voce

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