SAVA (Ta). La mensa pagata al bambino indigente e le accuse di fake news a questo giornale

Ecco i fatti come sono andati, senza aggiungere una parola in più

Ieri mattina, intorno alle 10.30, mi sono recato presso la palazzina dell’Arca Jonica, con i 4 appartamenti occupati dagli indigenti, ed ho portato i 90 euro al papà del bambino indigente per il pagamento della mensa scolastica e il potenziale rinnovo per il prossimo anno scolastico. Non ero solo: erano presenti anche gli altri indigenti.

Il papà del bambino mi ha chiesto ripetutamente di voler conoscere il nome del benefattore per poterlo ringraziare direttamente. La mia risposta è stata negativa. Il savese che ha donato i soldi per la mensa al bimbo non vuole che si sappia il suo nome. Ed è giusto anche così.

Questa mattina, il colpo di scena: intorno alle 11.00 mi chiama il papà del bambino e mi dice che si è recato presso gli uffici preposti per pagare la restante retta scolastica e, sorpresa, gli viene detto che è stata pagata.

Va bene gli dico, ma lui vorrebbe restituire i 90 euro al benefattore in quanto non servono più questi soldi per il motivo principale. Da qui chiamo il savese che è stato generoso e gli comunico le ultime novità.

“Fa nulla. Lasciali i soldi e digli di fare al bambino un bel regalo per la Santa Pasqua”, afferma.

Ecco come sono andati i fatti, senza aggiungere una parola di più.

Quanto a quei pagliacci che accusano questo giornale di fake news gli diciamo questo: “Noi siamo stati sempre coerenti con quello che abbiamo scritto e detto. Voi invece siete solo dei codardi che non avete il coraggio di mostrare la vostra faccia sulle tristi vicessitudini di questo nostro paese”.

Giovanni Caforio

 

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