LIZZANO. “Pietre Vive” punta i riflettori sul Presepe Vivente

LIZZANO. “Pietre Vive” punta i riflettori sul Presepe Vivente

Giovedì 26 dicembre, alle ore 18.00 inaugurazione e visita del Presepe Vivente che resterà aperto fino alle ore 21.00. Secondo ed ultimo giorno di apertura il 29 dicembre nel medesimo orario

La piccola comunità della provincia ionica è in fermento, già da tempo, per la realizzazione dei preparativi per il suggestivo Presepe Vivente, evento di aggregazione socioculturale giunto ormai alla consolidata 18^ edizione.

La suggestiva cornice del Santuario rupestre dell’Annunziata, nella omonima contrada a Lizzano (Ta), tra gravine e alberi di ulivo millenari, accoglierà anche quest’anno, precisamente il 26 e 29 dicembre 2019, dalle ore 18.00 alle 21.00,  la Sacra Famiglia e i personaggi che sono stati i protagonisti attivi nella storia più emozionante e intricata della cristianità.  

Nelle grotte naturali dell’antica gravina lizzanese, il visitatore potrà osservare i personaggi in abiti dell’epoca, riprodotti minuziosamente, dalle mani esperte delle ricamatrici locali, intenti a lavorare: pastori, fabbri, fornai, lavandaie, le massaie che preparano e cuoceranno la pasta.

I Re Magi giunti a Betlemme per adorare e omaggiare il Salvatore del mondo, daranno lustro alle loro tradizioni ancestrali. Inoltre, previo percorso nato appositamente, si potranno degustare alcune pietanze tipiche e locali, come il cosiddetto “cranu stumpatu”, il purè di fave e la zuppa di ceci e alcuni derivati del latte, come la ricotta e le mozzarelle fatte al momento.

Il visitatore, sembrerà di essere tornato indietro nel tempo, in un luogo magico, dove si respirerà aria di santità e pace fraterna. Le donne e gli uomini dell’associazione  “ Pietre Vive Onlus ”, associazione cui è affidata la realizzazione e la promozione della sacra rappresentazione sono all’opera da settimane per rendere anche quest’anno lo scenario pronto a ospitare le migliaia di visitatori affinché tutto sia perfetto e quanto più possibile corrispondente ai racconti biblici.

In una gravina naturale che circonderà l’amore fraterno della comunità e dei visitatori, quest’anno l’evento gode del patrocinio del Comune. Tale manifestazione, in buona sostanza, ha raggiunto negli anni uno standard qualitativo ed organizzativo tale,  da non considerarsi più un evento circoscritto alla sola comunità locale, ma come una espressione viva e vivificante della tradizione millenaria, con la sua storia, i suoi valori e le sue emozioni, considerando l’enorme presenza effettiva di visitatori e turisti, che puntualmente ogni anno manifesta la propria adesione e presenza fisica.

Già da tempo, come un vero e proprio motore diesel, la macchina organizzativa complessa ma ben collaudata  ha avviato le proprie risorse, ben strutturate e innovative, in quanto l’associazione Pietre Vive Onlus è ben radicata nel tessuto socioculturale del territorio, rispondendo molto attivamente alla divulgazione e promozione delle radici identitarie locali. Un altro evento degno di nota è la rievocazione storica della Passione di Gesù Cristo, che nel 2020 sarà rappresentata la 50^ edizione.

Ognuno dei volontari sa cosa fare: ci sono sarti e costumisti, operai e falegnami, tecnici del suono e delle luci, tutti coordinati dalla fede e dalla volontà di “dedicare” ai lizzanesi e ai visitatori le scene della nascita di Nostro Signore Gesù Cristo. Attraverso queste edizioni, il Presepe Vivente a Lizzano, presso la Grotticella Lama dell’Annunziata che conserva, al suo interno, l’antica Chiesa rupestre dell’Annunziata, così conosciuta localmente, conserva  una tradizione che si rinnova, puntualmente ogni anno, divenendo una “Piccola Greccio”.

Quest’anno, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale, guidata dalla dott.ssa Antonietta Doria e realizzato da Pietre Vive Onlus di Lizzano. Ancora maggiore è l’impegno profuso dall’associazione impegnata nell’organizzazione e nella diffusione del medesimo evento. Alla periferia del paese, in una suggestiva cornice naturale, all’interno della quale alcuni secoli fa fu edificato un antichissimo edificio di culto, meta di continui pellegrinaggi sino alla fine degli anni ’60, la macchina organizzativa, cerca di ricreare l’ambiente umile e povero dove 2000 anni fa venne alla luce il Figlio di Dio fatto uomo, Gesù Cristo. Risalente al  IX secolo d.C. il santuario rupestre dell’Annunziata, conserva le tracce degli affreschi che un tempo ne ricoprivano tutta la superficie. 

Venne intitolato alla Vergine Annunziata, maggiore conferma è data dall’affresco che un tempo trionfava all’interno, importante luogo di culto, meta di pellegrinaggio mariano e frequentato sin dall’Età di Mezzo.
 

Ricavata in una grotta e utilizzata inizialmente come monastero basiliano, la cripta era arricchita da un ricco apparato di affreschi. Tracce delle antiche decorazioni pittoriche sono state portate alla luce, grazie agli imponenti lavori di restauro che hanno restituito il sito all’antico splendore, e parte della stessa iconografia si ritrova anche nell’edificio superiore, costruito intorno al X secolo.
 

All’interno, tuttavia, rimane poco dei 22 dipinti murali che decoravano gli spazi. Sulle pareti, s’intravedono una Madonna con Bambino, una Santa, identificata probabilmente con Santa Margherita, un Cristo Redentore e una Crocifissione

Un basso ingresso mascherato da fitta vegetazione, immette in una modesta condotta che, si immette su una spaziosa caverna invasa da massi di crollo, legati secondo la tradizione locale,  all’unico evento sismico di rilevanza antica, quello del 20 febbraio 1743, avvertito in tutto il Salento. Il sisma, del nono grado della scala Mercalli, distrusse le vicine città di Francavilla Fontana e Nardò provocando anche morti e feriti.

Questo evento, a Lizzano è documentato da alcuni scritti che si trovano in vari archivi del comune. In questi scritti si racconta di come la scossa di terremoto sia stata forte, provocando il panico della gente. In paese crollarono molte case e altre si lesionarono e addirittura il palazzo marchesale si inclinò. 

Secondo alcuni storiografi dell’epoca, l’evento catastrofico venne deviato per intercessione della Santa Vergine Annunziata, che alleviò i crolli sia dell’antico santuario rupestre che della vicinissima comunità di Lizzano. Si ricorda, dunque, che l’evento avrà luogo giovedì 26 dicembre, alle ore 18.00 con inaugurazione e visita del Presepe Vivente che resterà aperto fino alle ore 21.00.

Secondo ed ultimo giorno di apertura il 29 dicembre nel medesimo orario.

Vincenzo Ludovico  

viv@voce

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