SAVA. Arriva la festività di San Giovanni e subito si ripetono, immancabilmente, i disagi

Via Del prete e il Cimitero sono i più penalizzati

E’ da oltre 20 giorni che i commercianti di Via Del prete hanno suonato il campanello d’allarme. Motivo? Non possono passare i fornitori per rifornire le loro attività. Questi ultimi spesse volte si scoraggiano dal dover fare dei giri incredibili, pur di potersi avvicinare quanto più possibile al loro destinatario. Altre volte non portano in porto le consegne proprio in virtù di questo disagio.

Da qui, naturale, lo scoraggiamento e la perdita di esercizio da parte degli operatori commerciali.

“Già stamu comu Ddiu oli. E puru custu ncì mancaua”.

Ma queste perdite di guadagno, proprio alla scadenza del Santo patrono savese, vengono sottolineate dagli esercenti di Via Del prete. Un piccolissimo esempio viene dato nel momento in cui si mette una transenna che vieta il passaggio su questo tratto di strada: le attività si bloccano immediatamente.

E da qui, a essere chiamati sul banco degli imputati, sono i larghi tempi presi dalle diverse imprese delle luminarie. Certo è comprensibile il disagio, in quanto l’arteria stradale in questione è il cuore del paese, ma molti credono che c’è molta elasticità da parte degli organi amministrativi nel non sollecitare giustamente gli addetti ai lavori.

E su questo, crediamo, che il Comitato dei festeggiamenti ha ben poca voce in capitolo anche se è encomiabile il loro lavoro e spesso devono fare pure da cuscinetto tra le lamentele dei savesi e le imprese delle luminarie.

Quotidiano di Puglia un anno fa …

E così anche quest’anno si è registrato tutto questo. Ma andiamo al Cimitero che quanto a nota non è da meno. Tutt’altro. Lo scorso anno il gestore privato protestò vivacemente contro chi aveva autorizzato l’area esterna adiacente ad un portone metallico di accesso del cimitero. Perché?

Furono sparati i fuochi d’artificio e quasi tutte le parti espulse dallo scoppio ricaddero all’interno dell’area cimiteriale. Ma non fu solo questo. All’interno dell’area furono rinvenuti anche petardi inesplosi e questi ultimi avrebbero potuto benissimo creare qualche problema che, meno male, non si è visto.

Petardi inesplosi e rinvenuti, un anno fa, nell’area cimiteriale il giorno dopo lo scoppio /1

Quest’anno il gestore privato, reduce dell’esperienza dell’anno passato, ha comunicato al Comune la gravità del problema. Da qui è scattata l’immediata risposta degli organi competenti savesi. Eccola: “L’Amministrazione Comunale, in persona del Sindaco e del Responsabile dell’Area Vigilanza Luigina Soloperto, ha confermato che, anche quest’anno in occasione della festa di San Giovanni (24 giugno) i fuochi d’artificio saranno accesi all’esterno del Cimitero comunale a ridosso del muro di cinta”.

Petardi inesplosi e rinvenuti, un anno fa, nell’area cimiteriale il giorno dopo lo scoppio /2

Ma vengono ignorate le disposizioni emanate dal Ministero dell’Interno con la Circolare 11 gennaio 2001 n. 559, riguardante le disposizioni in ordine alla sicurezza ed alla tutela della incolumità pubblica in occasione dell’accensione di fuochi artificiali.

Quest’ultima recita così: “L’area di sparo deve essere opportunamente delimitata con apposita segnaletica o cintata – in ogni caso deve esservi vietato l’accesso al pubblico – e la distanza dell’area di sparo con edifici, costruzioni e strutture di qualsiasi genere esistenti non devono essere abitate o frequentate durante lo svolgimento dello spettacolo e devono essere sufficientemente distanti per non subire danni (minimo 150 m. massimo 200 m.). Inoltre: Al termine dello spettacolo, il titolare della ditta che ha acceso i fuochi, dovrà provvedere ad effettuare un’accurata bonifica dell’area di sparo e delle zone adiacenti per l’individuazione ed eliminazione di ogni eventuale residuo di materiale inesploso o incombusto”.

La nota del gestore del Cimitero diventa di declino di ogni responsabilità ma anche di scarso interesse, sul tema, da parte degli organi amministrativi: “Visto che difficilmente verranno messe in atto tutte le misure di sicurezza di cui sopra; con nota inviata al Sindaco il 20/06/2016 questa Cooperativa ha declinato ogni e qualsiasi responsabilità per danni, a persone o cose, che dovessero occorrere all’interno dell’area cimiteriale”.

Chiude la nota, affissa anche ai cancelli d’entrata, con un invito ai cittadini che il giorno successivo alla festa faranno visita ai loro defunti “di prestare la massima attenzione, cercando di evitare di calpestare qualsiasi tipo di carta o materiale eventualmente inesploso giacente sulle stradine all’interno del Cimitero”.

Giovanni Caforio

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