TARANTO. “Un fallimento chiamato centro sinistra”

TARANTO. “Un fallimento chiamato centro sinistra”

Nota stampa del coordinatore provinciale dei Giovani Cor, Filippo Pavone

“Il capoluogo jonico attraversa uno dei periodi più bui degli ultimi anni e la colpa è ascrivibile in toto al PD! Questa non vuole essere una critica dettata dalla mia appartenenza politica, ma un triste commento alla realtà che ci troviamo a vivere ogni giorno nella nostra Taranto. Ma facciamo parlare i fatti.  ILVA: 9 decreti sulla medesima questione e siamo ancora  in una condizione precaria: si attende infatti “un’offerta miracolosa” in grado di tutelare salute, ambiente, forza occupazionale e, ad oggi, nulla ci è dato sapere! La Soprintendenza ci è stata scippata senza battere ciglio dal Ministero e, fatto ancora più triste per la città, che fu capitale della Magna Grecia, è che anche la facoltà di beni culturali ci è stata sottratta. I giovani tarantini vivono l’assurdo di essere costretti ad andare fuori per studiare le proprie bellezze storiche ed archeologiche (sic!).

L’autorità portuale (volano di sviluppo promesso ed invocato) da essere solo per Taranto, si è tramutata nell’ennesima occasione sprecata, attesa l’imposizione barese, ed ora ce ne sono due in Puglia (con testa però a Bari). L’aeroporto Arlotta rischia nel 2016 di vedere ancor di più ridimensionato il suo ruolo (già marginale e privo di voli civili).

La Corte d’Appello, se non fosse stato per l’interessamento dell’on. Chiarelli, sarebbe già prossima alla chiusura. La Banca d’Italia non dimora più a Taranto. Dulcis in fundo  il riordino ospedaliero di Emiliano vede il polo jonico fortemente ridimensionato:  i nosocomi di Grottaglie e Manduria, così come quello di Martina Franca,  presidi sanitari fondamentali per la nostra provincia (che abbraccia più di 500.000 abitanti) risultano “sconfitti e malconci” dopo la scure calata dalla Regione.

Le domande allora sorgono spontanee: ma i vari Pelillo,Vico, Mazzarano, Pentassuglia, dove sono?

Cosa hanno fatto PER NOI ad oggi? La rivoluzione del “sindaco di Puglia” Emiliano ha in serbo per Taranto qualcos’altro, oltre ai tagli lineari? Ippazio Stefàno, dopo 9 anni di immobilismo amministrativo corroborato però da giunte ballerine, che ricordo lascerà nei cittadini?

Eppure i signori sopra citati CI GOVERNANO! Da Roma, passando per Bari fino a giungere a Taranto il PD è maggioranza e potrebbe fare tanto e bene per una città che urla quotidianamente aiuto! Queste domande, purtroppo, non otterranno risposta, ma il silenzio sarà compensato da un profondo ed intenso sentimento di amarezza e sconforto per chi vede la propria terra morire ogni giorno! “

                                       

viv@voce

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