REGIONALI 2015. Anna Rita Lemma: ”Gli elettori, i progetti e il territorio”

REGIONALI 2015. Anna Rita Lemma: ”Gli elettori, i progetti e il territorio”

Intervista a Anna Rita Lemma, candidata del PD al Consiglio regionale della Puglia

Com’è cominciata la sua esperienza politica?

“La mia esperienza politica ha inizio nel 1996. mi schierai dalla parte opposta di una coalizione di Centro-Destra capitanata dall’allora sindaco De Cosmo, comunque espressione di Giancarlo Cito. Non avevo esperienza pregressa, ma una profonda convinzione e decisi di mettermi in gioco per sottrarre il maggior numero di elettori possibili a quella Destra e, così, fui eletta al Consiglio Comunale. Da lì, ininterrottamente, sono stata Consigliere Comunale sino alla prima consiliatura di Stefàno”.

Consigliere regionale uscente, che esperienza è stata?

“Io sono diventata Consigliere Regionale nel 2013, quindi, come prima dei non eletti, subentrando all’onorevole Belillo. È stata un’esperienza importante, anche se breve, sufficiente per osservare il nostro territorio dal punto di vista differente e per farmi comprendere che qualche opportunità, forse qualcuna di troppo, questo territorio l’ha persa, spesso per assenza di capacità di programmazione e del necessario protagonismo. Quindi, mi metto a disposizione, nuovamente, per provare a riallacciare quel tessuto e quella relazione importante con i livelli regionali, utili per far crescere un territorio che ha grande potenzialità, spesso inespresse”.

Esperienze amministrative: lei annovera, nel suo curriculum, un’esperienza come assessore nella città di Taranto, assessore all’istruzione.

“Sì, perché io, nella vita, sono un’insegnante, quindi è il pezzo, quello della formazione, peril quale mi sono sempre, maggiormente,dedicata. È stato un anno e mezzo, anche lì un’esperienza breve, ma molto intensa, con risultati importanti non soltanto ricordati, quindi, evidentemente, ho lasciato un segnale significativo, ma sono sotto gli occhi di tutti. Una perla (che mi piace ricordare) è la cultura per l’infanzia con delle progettualità articolate, come l’orchestra breve, la biblioteca per l’infanzia e tante altre azioni”.

PD provinciale. Come mai la provincia ha un Presidente del centrodestra, quando il centrosinistra aveva la maggioranza?

“Io mi sono espressa palesemente contro questo accordo trasversale e l’ho fatto, come sempre, mettendoci la faccia. Avevamo i numeri, un candidato Presidente che avrebbe potuto contare su quei numeri. Bisognerebbe porre questa domanda a chi quell’accordo lo ha raggiunto assieme all’obiettivo. Peraltro, raccontando che sarebbe stata la soluzione ai problemi in una fase transitoria, come quella che la provincia sta vivendo. In realtà, mi pare che questi strumenti non ci siano e non ci sia, neanche, la capacità di dare delle risposte alle più grandi questioni: Isola Verde e Paisiello”.

Michele Emiliano: come vede il candidato Presidente alla Regione Puglia?

“Michele Emiliano è una personalità vincente, una personalità determinata e questo, in politica, non è un fatto di poco conto. Una storia di amministratore, per dieci anni sindaco di Bari, sindaco Amato, quindi, sa mettere a disposizione per il suo territorio le sue conoscenze, le sue conoscenze, la competenza e la sua determinazione. Perciò, credo che abbia le caratteristiche adatte per continuare un percorso che ha portato, negli anni precedenti, risultati significativi, ma, su alcune questioni, evidentemente, c’è tanto ancora da fare e, io, credo che possa essere la guida giusta per la nostra Regione”.

Candidato Consigliere regionale: perché dovrebbero votarla?

“Perché le persone fanno la differenza e, nel momento in cui, poiché, talvolta, la politica rinuncia a fare quello nello specifico, ovvero: assegnare linee chiare, anche in sintesi o con punti di vista differenti. La storia di ognuno di noi è fatta di coerenza e di azioni che sono ricostruibili. Io chiedo, difatti, agli elettori di fare questo: conoscere il candidato per cui si decide di esprimere la preferenza. La mia storia dice che sono stata, sempre, dalla stessa parte e ho saputo, non soltanto teorizzato, ma, soprattutto, fare e, quindi, credo che questo sia un elemento vincente. Mi pare di capire che sia quello che la gente cerchi nella politica”.

È convinta di farcela?

“Come si può fare? Si può fare con il consenso delle persone che, peraltro, in questi due anni di attività da Consigliere, è cresciuta enormemente, perché, mentre prima la mia attività, la svolgevo, prevalentemente, presso il Comune di Taranto per le ragioni che ho detto. Sono stati due anni sufficienti per farmi conoscere, anche, oltre i confini e, devo dire che il riscontro, in questa campagna elettorale incerta, c’è e ne sono contenta”.

 






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