Anche a Taranto l’Albo di Legalità per le cooperative in Prefettura

Anche a Taranto l’Albo di Legalità per le cooperative in Prefettura

Protagonisti di questa importante iniziativa sono la Confcooperative assieme alla LegaCoop e alla A.G.C.I. riunite nella sigla ACI

L’Unione Confcooperative Provinciale di Taranto ha presentato ieri, 27 febbraio, in conferenza stampa, presso la “Sala Monfredi” della Camera di Commercio, il nuovo Protocollo di Legalità; erano presenti il presidente di Confcooperative Provinciale Taranto, Carlo Martello, Antonio Bongiovanni per la Cooperativa “Prisma” e i rappresentanti delle cooperative tarantine “Crescere”, “Airone”, “La Vela”, “DAST” e “Domus”.

Introducendo l’argomento Carlo Martello ha espresso la piena soddisfazione di Confcooperative di Taranto «per la positiva conclusione della trattativa, avviata tempo addietro a livello nazionale, con il Ministero dell’Interno per la condivisione e realizzazione presso ogni Prefettura italiana di un Protocollo di Legalità».

Protagonisti di questa importante iniziativa sono la Confcooperative assieme alla LegaCoop e alla A.G.C.I. riunite nella sigla ACI

Carlo Martello ha poi spiegato che «il Protocollo scaturisce dalla condivisione e imprescindibile necessità, per tutto il movimento cooperativo, di adottare un’efficace politica di contrasto alla criminalità organizzata attraverso una responsabile attività di prevenzione, al fine di garantire i principi della libertà di impresa e della concorrenza leale».

Per questo il Ministero dell’Interno e la Confcooperative, assieme alle citate Organizzazioni, hanno convenuto sull’importanza di attivare una stretta collaborazione fra imprese cooperative e pubbliche autorità, per rendere efficaci i controlli e il monitoraggio, nonché assicurare adeguati strumenti di prevenzione, in particolare in materia di appalti per lavori, servizi e forniture, al fine di contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’attività di impresa, tutelando i principi di legalità e di concorrenza leale, i diritti dei lavoratori, la sicurezza sui luoghi di lavoro e valorizzare l’impegno delle imprese cooperative che operano nel rispetto dei principi etici.

Lo strumento per attuare queste finalità è, per l’appunto, il citato Protocollo che avrà durata iniziale biennale e che darà vita, presso ogni Prefettura, all’Albo delle imprese accreditate, l’iscrizione prevede parametri particolarmente rigidi, persino la consegna dell’Elenco clienti e fornitori.

Carlo Martello ha concluso annunciando che «a tale Albo potranno iscriversi volontariamente le Cooperative associate alle tre Organizzazioni; l’inserimento nel relativo elenco conferirà alla cooperativa iscritta una importantissima qualificazione etica, oltre al vantaggio della semplificazione delle procedure di rilascio della documentazione antimafia in quanto l’iscrizione sarà equipollente al rilascio dell’informazione antimafia liberatoria per lo svolgimento delle attività per le quali essa è conseguita».

Per informazioni: addetto stampa Confcooperative

Marco Amatimaggio (Cell. 368.913428)

viv@voce

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