Taranto. PREMIO “Jacques De Molay”

Taranto. PREMIO “Jacques De Molay”

Primo Convegno Nazionale O.S.M.T.H.

Nei giorni scorsi, presso l’Hotel Europa,ha avuto luogo il Primo Convegno nazionale dell’Ordine supremo militare del tempio di Gerusalemme dedicato alla figura dell’imperatore Federico II di Svevia, lo “Stupor mundi”. Dopo l’introduzione del moderatore, l’ing. Fabio Bevilacqua, ha preso la parola il critico prof. Giuseppe Santoiemma il quale ha presentato l’opera del prof. Luigi Vellucci “Io Federico II, Il romanzo della mia vita”, già vincitore del Premio “Saturo d’argento”, e del Premio Moica per la narrativa.

– Il libro di Vellucci- ha detto il critico – È un affresco di straordinaria forza icastica che sorprende, affascina e coinvolge in un’atmosfera creata dall’autore, che fonde e armonizza fantasia e realtà, storia, leggenda e sogno… con una prosa d’arte che si discioglie nella poesia e nella musica… perché il suono delle parole giunge al cuore del lettore che si perde in un labirinto di emozioni,in un mondo ove sovrana regna la fantasia dell’autore.

Era presente l’autore di “Io Federico” che ha recitato,con profonda sensibilità emotiva, alcuni brani e versi d’amore della suo “Io Federico Ii” e, dal suo romanzo storico “Manfredi di Svevia”.Brani e versimolto sentiti e applauditi dal competente e sensibile pubblico presente proveniente dal Lazio, dalla Sicilia, dalla Calabria e dalla Basilicata.

Brillante l’intervento dell’l’ing. Filippo Grammauta, segretario generale dell’Accademia Templare- Templar Academy, che ha illustrato, con un discorso preciso e con chiarezza di immagini pregnanti, il periodo federiciano e la figura di Jacque De Molay, l’antico templare morto sul rogo.

Il prof. Stelio W. Venceslai, G. Priore OSMTH Italia, con realismoe serena obiettività storica, ha affascinato i presenti, con un ampio excursus nel quale non mancavano sapienza, arguzia e la facilità di una parola semplice e pur penetrante e accattivante sul tema: I Templari di un tempo e di oggi. E’ seguita poi la consegna del Premio “J. De Molay” al prof. Luigi Vellucci e al Dott. Fabio Matacchiera. Quest’ultimo si è particolarmente distinto nella difesa dell’ambiente e del territorio di Taranto martoriato da un inquinamento che ha creato un vero disastro ambientale. Unpremio quanto mai meritato a due uomini che fanno onore al nostro territorio.

Concludeva la serata un intenso dibattito nel quale i relatori rispondevano, con cognizione, alle più disparate domande del pubblico competente sulla personalità di Federico II a proposito del quale la preside Angela Mastronuzzi concludeva:-Nei testi storici e in tutte le biografie di Federico II, ci sono dei vuoti che Vellucci colma con la sua sensibilità; penetra nella sua pelle, nei suoi slanci, nelle sue passioni, gli errori, le delusioni, i sogni, persino nel sorriso di Bianca e infine, come lui scrive, –nei silenzi immensi dell’eternità.-a Taranto.

viv@voce

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