Fragagnano. Approvato il Piano Paesaggistico Territoriale, i sindaci in rivolta

Fragagnano. Approvato il Piano Paesaggistico Territoriale, i sindaci in rivolta

Andrisano (PdL): “La regione non ha ascoltato i Comuni, trasparenza e collaborazione inesistente”.

 “Ennesimo colpo mortale alla nostra provincia ionica”. E’ quanto afferma il primo cittadino di Fragagnano Lino Andrisano, esponente del Popolo della Libertà. In questi giorni è sorta la polemica in merito al procedimento di adozione del PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia) approvato lo scorso 2 Agosto con delibera di giunta n. 1435 e pubblicato sul BURP n. 108 del 6 Agosto scorso.

Un provvedimento che ha innalzato numerose polemiche e polveroni da parte di numerosi esponenti del centro destra regionale, e soprattutto tra i sindaci della provincia ionica.

Duro e violento il sindaco di Fragagnano Andrisano che dichiara – “Ancora una volta il governo regionale guidato da Vendola stupisce con dei grandiosi effetti speciali. Già in passato abbiamo assistito ad altri scempi, tra cui la questione relativa alla regionale 8, la sanità, i rifiuti e tanto altro ancora. Ora è toccato al Piano Paesaggistico Regionale, che prima viene approvato e dopo viene chiesta la disponibilità per le audizioni di commissione, che tra l’altro non hanno alcun potere, se non quello di prendere in giro chi viene ascoltato. Questa volta hanno superato se stessi, approvando il piano a ridosso di ferragosto, senza nessuno coinvolgimento degli enti locali nella prima fase di formazione dello stesso”.

Non è l’unico a manifestare il disagio creato dalla giunta Vendola, infatti nei giorni scorsi anche alcuni consiglieri regionali del PdL hanno cercato di chiedere spiegazioni e delucidazioni in merito a questa questione.

Sostanzialmente Andrisano lamenta il fatto che non siano state organizzate delle reali conferenze di copianificazione, ma a quanto pare, sono state rese note solo ed esclusivamente delle conferenze relative alla illustrazione di un ipotetico metodo di lavoro, senza chiedere alcun parere preventivo ai comuni.

Continua il sindaco – “Tutto questo potrà portare un ulteriore aggravio economico alle casse regionali, e quindi ai nostri cittadini, con un conseguente ritardo nella procedura di adozione. Una atteggiamento che in questo momento particolare di crisi economica è a dir poco inaccettabile. Non è stata considerata alcuna attenzione alle programmazioni territoriali a livello turistico, tanto è che nella stesura delle norme tecniche di attuazione non è stato previsto alcun meccanismo di salvaguardia nei confronti di iniziative pubbliche e private. Come sempre, il malgoverno regionale ci ha fatto perdere l’ennesima opportunità di sviluppo in alternativa alla grande industria”.

Conclude così, il primo cittadino esprimendo il suo malcontento – “Ciò che fa male alle nostre comunità, è soprattutto il fatto che i nostri amministratori regionali urlino a gran voce la messa in opera di una operazione di trasparenza, di collaborazione e di condivisione, quando purtroppo, spesso, agiscono attuando dei metodi autoritari e prepotenti”.

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