SAVA. Sel: “I problemi che rimangono nel servizio della raccolta differenziata”

SAVA. Sel: “I problemi che rimangono nel servizio della raccolta differenziata”

Sono passati più di due mesi dall’avvio del servizio di raccolta differenziata “porta a porta” nel nostro paese: un risultato importante, che arriva dopo anni di proroghe e ritardi, ma che non deve portare a facili trionfalismi

Se le percentuali di raccolta differenziata dei primi due mesi sono infatti lusinghieri, alcuni problemi rimangono: pensiamo all’abbandono di rifiuti nelle campagne, che continua per inciviltà e mancanza di un adeguato controllo del territorio; alla scelta di alcuni savesi di recarsi nei comuni limitrofi per gettare i rifiuti (rischiando multe e sanzioni); alle carenze della campagna di informazione (l’infopoint è stato chiuso troppo presto: crediamo che un cambiamento epocale come questo necessiti di tempi lunghi per informare e sensibilizzare adeguatamente); pensiamo ad alcuni piccoli disagi nelle modalità di raccolta che permangono e che sono però superabili con la volontà dell’azienda di venire incontro agli utenti o a questioni come quella relativa ai cassonetti degli esercizi commerciali che in alcuni casi ostacolano la percorrenza dei marciapiedi, specie per mamme e diversamente abili.

Gli stessi dati sulle quantità di rifiuti conferiti confermano uno strano calo fra il giugno 2013 e lo stesso mese dell’anno precedente: logico ci pare pensare che una parte di quella differenza vada a finire nei comuni limitrofi o nelle nostre campagne, ridimensionando un po’ i dati (seppure importanti) sulle percentuali di differenziata.

Problemi, quelli evidenziati, che sono amplificati dalla mancata realizzazione per tempo delle due isole ecologiche, dove poter conferire i rifiuti nei giorni in cui non è previsto il servizio o risolvere le problematiche di smaltimento degli olii esausti, batterie, materiali inerti: crediamo che la maggioranza, nel prossimo Consiglio Comunale, debba chiarire i motivi del ritardo che diventa sempre più misterioso e dannoso.

Se questa è la situazione, crediamo sia arrivato il momento di mettere a confronto Igeco, amministratori comunali e cittadinanza per migliorare il servizio e scegliere la via del rispetto degli oneri contrattuali e della partecipazione.

Ultimo, ma non meno importante, il discorso che riguarda la pulizia del paese ed il servizio di spazzamento, gestito dalla stessa Igeco Spa: basta fare un giro per il paese per constatare come alcune vie ed alcune aree sembrino meno toccate dal servizio (pensiamo alle strade adiacenti alla via per Francavilla, ad esempio), non garantendo a tutti i residenti lo stesso diritto al decoro e alla pulizia. Inoltre, per gestire in maniera efficiente il servizio crediamo sia utile isituire un calendario per lo spazzamento ed evitare le ore di punta per la pulizia delle strade a maggiore percorrenza.

Sava, 19 luglio 2013

il Circolo “Cosimo Mancini” Sinistra Ecologia e Libertà

viv@voce

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