MANDURIA. Marina di San Pietro in Bevagna e la raccolta dei rifiuti: riflessioni e proposte di Città Più

MANDURIA. Marina di San Pietro in Bevagna e la raccolta dei rifiuti: riflessioni e proposte di Città Più

Città Più auspica l’istituzione di un ufficio preposto per la gestione dei rifiuti, una campagna informativa e report certificati per la raccolta differenziata

Domenica scorsa agli occhi di chi ha avuto il piacere di inoltrarsi nelle strade di San Pietro in Bevagna si è presentato uno scenario sconcertante: ammassi di ‘munnezza’ ovunque, lungo gli argini delle strade, ai lati delle case, negli angoli delle piazze.

Le cause? Un paesaggio di rara bellezza deturpato, la cui gravità non attiene solo ad aspetti di natura estetica ma ad una visione generale di rilancio del territorio.

Da un lato l’incuria dei cittadini, dall’altro il mancato servizio di recupero dei rifiuti e di pulizia delle strade da parte di chi ha in carico questo compito. Viene spontaneo fare due riflessioni:

  • Il cittadino manduriano che lascia ammassi di rifiuti in aree di assoluta bellezza non solo fa male a sé stesso (abbrutendo il luogo dove spererebbe di fare vacanza) ma pregiudica irrimediabilmente la possibilità che forestieri o stranieri scelgano Manduria come meta turistica.Non si può in alcun modo pensare di lanciare una qualsiasi strategia di rilancio turistico-economico della città se i Manduriani non saranno i primi a prendersi cura della tutela del loro territorio Qualsiasi Amministrazione non può garantire la tutela e la salvaguardia di 18 km di coste se non vi è la piena collaborazione della cittadinanza. Una comunità che deturpa e disprezza la bellezza della sua terra uccide il suo futuro economico.

 

  • Un’Amministrazione accorta non può aspettare la fine di maggio per attivare tutte le misure necessarie per garantire ordine e pulizia di un lido marino che comincia a popolarsi in ragione della bella stagione. Non si può sempre aspettare che si verifichino situazioni emergenziali per provvedere alla loro risoluzione. Un danno di immagine per la città è difficile che venga recuperato in tempi rapidi. Un turista disgustato dal disordine e dalla bruttura di certe situazioni sceglierà altri luoghi turistici, più curati e provvisti di servizi.

Alla luce di ciò, dobbiamo chiederci: chi doveva presiedere? Cosa dice il capitolato sottoscritto con l’impresa incaricata della pulizia delle strade nel lido di San Pietro in Bevagna? Perché a San Pietro tarda ad essere istituita un’isola ecologica?

Il deterrente delle sanzioni, il posizionamento delle telecamere o altri controlli di vigilanza possono sussistere solo in ragione di un piano di gestione dei rifiuti efficace. E’ necessario pertanto avere un ufficio preposto per la gestione dei rifiuti, capace di controllare se l’esecuzione del servizio di raccolta rispetti il contratto e quanto previsto dal capitolato. 

Allo stesso modo, bisogna incentivare anche nella marina di San Pietro la raccolta differenziata, attraverso campagne informative e report certificati che pubblicizzino i risultati in termini di reale “chiusura del ciclo” dei rifiuti e soprattutto quantifichino il risparmio rispetto al conferimento in discarica. In altre parole il cittadino deve avere la netta percezione che al versamento della Tari corrisponda un servizio efficiente ed adeguato.

 

Città Più – associazione politico culturale           

viv@voce

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