MASSAFRA. Venerdi sera alle ore 19.30 in piazza Vittorio Emanuele si terrà un pubblico comizio del Partito Democratico

MASSAFRA. Venerdi sera alle ore 19.30 in piazza Vittorio Emanuele si terrà un pubblico comizio del Partito Democratico

Nota Stampa

Interverranno: Ubaldo Pagano – deputato PD, Geri Ballo – candidata al parlamento europeo, Paola De Micheli – vicesegretaria nazionale PD.

Breve Biografia di Geri Ballo
Geri Ballo è nata a Tirana. Laureata a Torino, dove ha conseguito anche un Master, ha lavorato nel campo della diplomazia e si è occupata di integrazione, minoranze e del Mezzogiorno. 

“In Italia sono arrivata alla fine degli anni ’90, avevo 11 anni. La Lega nord faceva i manifesti criminalizzando gli albanesi, ne rimasi ferita. Non lo dimentico. Poi è stata la volta dei romeni, poi dei Rom, ora degli africani. Prima, in origine, c’erano i meridionali. Ora siamo alla deriva contro le donne e ogni tipo di minoranza”. Negli anni in cui ha vissuto con i nonni in Albania ha fatto anche un incontro che l’ha segnata per sempre: “Con madre Teresa, l’ho vista più volte, una fonte di ispirazione incredibile -ricorda-. Mia nonna, molto cattolica, andava in Chiesa di nascosto perchè con il regime non si poteva. Poi si è dedicata al volontariato e madre Teresa è venuta molte volte a visitarli, io ero la bimba che all’aeroporto l’aspettava con i fiori in mano”.

Al suo arrivo in Italia la Ballo si ricongiunse con la mamma, che era emigrata cinque anni prima alla ricerca del lavoro lasciandola ai nonni. Si candida per raccontare un’altra storia, che poi è quella del Meridione, delle culture che si contaminano e si arricchiscono. E’ la storia della cultura del Sud che parla tutta contro Salvini, è la storia di un Mezzogiorno che deve essere raccontato nei termini giusti. 

Come simbolo delle sue battaglie Ballo ha scelto gli Arbereshe, la comunità italo-albanese presente soprattuto in Calabria. “Sono un esempio perfetto di integrazion, ne ha parlato anche il presidente Mattarella quando è stato a San Demetrio Corone: la loro storia è un mosaico bellissimo con la storia d’Italia. In Italia hanno trovato spazio e diritti e hanno fatto la storia di questo Paese, hanno contribuito al Risorgimento e all’Unità, erano tra i Mille. Gramsci aveva origini arbereshe, come Costantino Mortati. Hanno dato un contributo nella loro diversità, in pieno spirito europeo”.

L’altro ‘pilastro’ della candidatura della Ballo è proprio l’Europa, di cui si trovano tracce evidenti nella sua biografia: oltre alla specializzazioni in Politiche europee, per 6 anni ha seguito la carriera diplomatica all’Ambasciata albanese in Italia. “Sentirsi europei è bellissimo, io vengo da un Paese che meno di 30 anni fa era sotto un regime feroce. Ho chiaro cosa vuol dire stare dietro i muri. L’Europa come ideale è tutt’altro da rinnegare. Anzi, dobbiamo tornare ad appropriarci dei sogni come quello europeo per non cadere in quel cinismo bieco che Salvini rappresenta”.

Tra le proposte che la giovane candidata sta illustrando in queste settimane di campagna elettorale in tutto il Sud, una riguarda proprio il rapporto tra l’Europa e il Mezzogiorno: recuperare i fondi strutturali non usati dall’Italia per indirizzarli con bandi diretti ai giovani del Sud attraverso la costituzione di un nucleo operativo a Bruxelles che tenga un filo diretto con gli enti locali. La Ballo non ha la tessera del Pd ma, come spiega lei stessa, “ho subito condiviso il programma riformatore del Pd a livello europeo, la lotta a favore di un pilastro sociale dell’Europa, per l’equità, il welfare. E poi, è davvero molto importante l’idea di contrastare il sovranismo e la deriva nazionalista di chi vuole costruire i muri. Non lo possiamo accettare”.

Ad essere in gioco, per la prima volta, è il futuro dell’integrazione europea, così come la stessa tenuta degli assetti democratici a causa dell’avanzata di fenomeni xenofobi e movimenti populisti e sovranisti.

Da un lato ci sono i nazionalismi che vogliono distruggere l’Europea, dall’altro ci siamo noi, che abbiamo l’ambizione di voler cambiare e rifondare l’Europa, mettendo al centro le persone. Coscienti che nessun cittadino europeo, senza una nuova Europa, può avere la possibilità di costruire la propria vita.

Lavoriamo per un’Italia migliore, che cresce, che cambia, più giusta, più forte e più verde. 

 

 

viv@voce

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