SAVA. Piazza Coperta. Panchine di marmo rimosse, ricollocate e poi tolte del tutto

SAVA. Piazza Coperta. Panchine di marmo rimosse, ricollocate e poi tolte del tutto

L’incredibile giornata dell’assessore Mirko Piccolo

I fatti: fine settimana movimentato nella Piazzetta alle spalle della nostra Casa comunale. Nell’arco di 24 ore ha dell’incredibile questo luogo dedito, specie nel tardo pomeriggio e su tutto nelle ore serali, a luogo di ritrovo dei giovanissimi savesi. Sotto i portici ci sono tre grandi blocchi di marmo in pietra di Trani, facenti parte di un progetto finanziato dalla Regione avente tema l’arredo urbano.

Progetto questo costato oltre 300mila euro e che vide la rimozione del vecchio lastricato, la creazione di nuovi marciapiedi, il posizionamento della vasca con fontana, annesse piante di alloro e il nuovo sistema di illuminazione. Ricordiamo che questo progetto fu fatto ed eseguito dall’amministrazione Maggi.

Il tutto dava un nuovo salotto al paese e, nelle sue intenzioni primitive l’amministrazione IAIA aveva progettato anche l’ausilio di nuove botteghe artigianali e commerciali nei locali comunali in modo da rendere più vivo questo luogo nel pieno centro storico del paese. Ma, come al solito, la propaganda di IAIA è sempre fine a se stessa. Improduttiva ma abbagliante e, alla fine, si nota sempre l’inconcludenza dell’azione amministrativa. Infatti, di tutte le buone intenzioni non si è fatto assolutamente nulla.

Ma andiamo alla incredibile giornata che ha visto il nostro assessore in prima linea a dirigere, pare tramite un muletto, la rimozione dei tre blocchi ben compatti.

Da qui immediatamente sono partite le lamentele dei giovanissimi savesi. “E’ mò do nnì mà sittà?” Infatti i tre blocchi fungevano da vere e proprie panchine e lo stupore dei ragazzi è stato alquanto comprensibile. Da qui Mimmo Carrieri ha riportato immediatamente la notizia su facebook sull’azione dell’assessore Petit Petit. Colpo di scena: dopo poche ore vengono risistemati i blocchi ma con una variante.

I blocchi sono tutti rotti, e dal rilievo fotografico allegato all’articolo, costituiscono un vero percolo in quanto non sono più un corpo unico ma bensì diversi corpi assemblati alla buona. Viene messo un nastro con su scritto “non sedersi pericolo di taglio” e pare che, con questo, il nostro assessore ha messo il classico culo al sicuro. Ma così non è stato assolutamente.

Messo al corrente, immediatamente, il dirigente al Patrimonio arch. Alessandro Fischietti, che sprovveduto non è, non ha esitato minimamente a far rimuove completamente i blocchi, ormai fuori uso, in quanto costituivano un serio pericolo. Sono tante le domande che ci poniamo. La prima è: come si poteva permettere la rimozione dei blocchi visto che, per tale operazione, bisognava seguire il protocollo?

Non scordiamo che, come minimo, avrebbero dovuto avvisare la Regione di questa intenzione di modifica dell’arredo urbano, in quanto è stato l’Ente regionale ad aver finanziato il progetto. Ma l’assessore Mirko Piccolo crede, o gli vogliono far credere, che i movimenti all’interno della nostra Casa comunale sono uguali a quelli di casa sua?

Certo, a casa sua può rimuove e ricollocare il mobilio come meglio crede. Ma nel bene comunale, o meglio nella gestione del Patrimonio pubblico, va seguito il protocollo.

E il protocollo, assessore Petit Petit, lo ha eseguito? Molti dubbi. Intanto ha collezionato una bella figura alla marmellata. Come del resto la compagine di cui lei fa parte.

Sava? AVANTI COSI’ !!! Si ma addoni?

ALLI CHIUPPI … NO?

Giovanni Caforio

 

 

viv@voce

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