PULSANO (Ta). I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Lecce sottopongono a sequestro lo stabilimento balneare “Fata Morgana”

PULSANO (Ta). I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Lecce sottopongono a sequestro lo stabilimento balneare “Fata Morgana”

Tre persone indagate per abusivismo edilizio

Avevo visto bene quando nel marzo del 2016 attraverso un mio comunicato stampa inviato a tutti i quotidiani, cartacei e on line, registravo che solo il quotidiano savese on line Viv@voce lo aveva pubblicato, e questa la dice tutta sulla libertà di informazione che danno le testate giornalistiche della nostra provincia.

In questa nota avevo DENUNCIATO l’anomale situazione di uno strano ampliamento in un tratto della bellissima spiaggia di Fata Morgana.

All’epoca nella mia denuncia avevo messo in evidenza la disinvoltura con la quale era stata rilasciata la concessione dove ne l cartello di cantiere si leggeva” LAVORI DI MANUTENZIONE” STRAORDINARIA”.

IL MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ DEL TERRITORIO aveva espresso parere favorevole elencando una serie di motivazioni a giustificare l’autorizzazione concessa dove in primo piano figurava la “variazione del progetto”. Da ciò appariva evidente che non si trattava di una mera ristrutturazione ma di una effettiva variante di costruzione sulla spiaggia.

La stessa nota esplicativa si leggeva inoltre che la variazione non produceva significativa alterazione del contesto paesaggistico tutelato tutelato…e la stessa Soprintendenza condividendole faceva proprie le prescrizioni dettate dalla Commissione locale del paesaggio.

Per capirci meglio, la ITALCAVE S.p.A. (Impresa committente) partiva nel 2015 con una richiesta di ristrutturazione di quanto già esistente ma in corso d’opera come per magia, il tutto si trasformava in variante con ampliamento, dando avvio ad una ulteriore colata di cemento e calce struzzo che, secondo chi aveva concesso l’autorizzazione. era conforme alla tutela ambientale.

Infatti si noti che nella nota la Soprintendenza scriveva: “NON PRODUCE SIGNIFICATIVA ALTERAZIONE”.

Insomma sembrava che il tutto dovesse nella piena legalità, con tanto di autorizzazione alla cementificazione di un ulteriore tratto di spiaggia a pochi metri dal mare, favorendo l’interesse dei pochi a discapito dei tanti.

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Lecce a seguito di accurate indagini, in data 15 aprile 2016 sottoposero a sequestro un manufatto in cemento armato destinato al posizionamento di vasche per idromassaggi, questa mattina in esecuzione del Decreto di Sequestro Preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Taranto (P.M. Dr. Marazia), hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza l’intero compendio immobiliare dello stabilimento “Fata Morgana”.

L’area era sottoposta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico, altresì ricadente in AREA DI RISPETTO DAL CONFINE DEMANIALE dove veniva realizzata una nuova costruzione mediante demolizione e ricostruzione di due corpi di fabbrica destinati a bar, ristorante, self service e centro benessere, alterando la sagoma originaria ed incrementando le volumetrie e le superficie utili calpestabili, anche con la realizzazione di un locale interrato destinato a deposito, il tutto in totale difformità del permesso di costruire che consentiva soltanto la manutenzione ordinaria dei fabbricati preesistenti e non la loro demolizione con conseguente nuova costruzione.

Allo stato attuale sono tre le persone indagate, il committente dei lavori, nonché amministratore della società proprietaria dello stabilimento, il rappresentante della ditta esecutrice dei lavori ed il tecnico progettista e direttore dei lavori; le ipotesi di reato contestati sono quelli dell’abusivismo edilizio, per aver realizzato in area sottoposta a vincolo paesaggistico, idrogeologico e demaniale, opere edili in totale difformità rispetto ai titoli abilitativi.

Mimmo CARRIERI

viv@voce

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