LIZZANO. Una Piazza per Sofia

LIZZANO. Una Piazza per Sofia

Il piccolo angelo che, nell’alto dei cieli, splenderà da lassù

Sofia, solo quattro anni, così piccola, ma, al contempo, così matura da saper affrontare un gravissimo problema ormai divenuto il “male quotidiano”.

Una giovane vita stroncata da un fato crudele.

Tra l’amarezza e l’angoscia dei ricordi, si è spenta la fuggevole esistenza di una piccola vita, arresasi a un destino ineluttabile che le aveva anteposto le mille avversità che, generalmente, un individuo non riesce ad affrontare neanche in età matura.

Troppo giovane, ma con un destino già illustrato dalla grafite di un’anima che si congiunge all’eternità.

Un’intera comunità, quella lizzanese, la quale si unisce all’immano e incommensurabile dolore dei cari per la dipartita di quel piccolo angelo dai “capei d’oro”.

Capelli ricci, sorriso gioioso, occhietti vispi e curiosi di conoscere il mondo in tutte le sue sfaccettature; questa era Sofia, una dolce piccina che ha ceduto la corporeità della sua effimera esistenza al dono della vita, offertogli da mamma e papà.

Un silenzio religioso avvolge l’intera cittadina che piange l’inspiegabile avvenimento. Un’anima pura che per sempre resterà nei cuori di tutti, soprattutto in quelli dei suoi cari, ai quali sarà vicino e farà sentire la sua presenza, sebbene sarà leggera come una piuma, soffice e delicata come quel tiepido venticello estivo che accarezza il volto.

D’altronde, gli angeli sono chiamati al compimento di un qualcosa che, a noi, non è dato sapere; a una verità che, nell’ora fatale, ci apparirà dinanzi assieme alle risposte che, nel nostro percorso terreno, ci attendevamo; ci troveremo dinanzi la pace e la serenità che porranno fine al nostro patimento mediante l’eterna congiunzione con i nostri cari, i quali ci aiuteranno a conoscere “la nuova dimensione”.

E voi, cari mamma e papà, la vostra Sofia la saprete ascoltare; l’udirete attraverso i battiti dei vostri cuori; la ritroverete in ogni immagine e in ogni vostro ricordo; ascolterete la sua voce pronunciare i vostri nomi e la vedrete gioire nel mondo ove la sofferenza non esiste, ma solo l’amore e la pace dei sensi <<non terreni>>.

Saranno sicuramente lacrime amare le vostre che perdureranno, ma, la vostra Sofia sarà in grado di farvi comprendere che, la corporeità e l’essenza terrena, sono solo attimi fugaci di materialità e che, ciò che conta davvero è, soprattutto, ciò che vi unirà per sempre”.

Svoltasi la funzione religiosa, dunque la celebrazione dei riti spirituali che benedicono la piccola Sofia in questa sua nuova vita; si erge, all’unisono, la voce della volontà popolare di dedicare una Piazza del piccolo comune ionico, a quell’angioletto ormai volato nell’immensità dei cieli.

Un desiderio che diviene sinonimo di speranza e ricordo tangibile che, i lizzanesi, bramano ardentemente.

Eleonora Boccuni

 

 

viv@voce

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