Taranto. MANIFESTAZIONE STUDENTESCA CONTRO LA BUONA SCUOLA

Taranto. MANIFESTAZIONE STUDENTESCA CONTRO LA BUONA SCUOLA

Nota stampa del Movimento Studentesco e dell’Uds Taranto

Oggi, venerdì 9 Ottobre, in tutta Italia ci saranno mobilitazioni che porteranno gli studenti in piazza. Il Movimento Studentesco e l’Uds Taranto aderiscono alla manifestazione nazionale promossa dalla Rete della Conoscenza.

Anche per gli studenti Tarantini sta per iniziare l’autunno caldo che li vedrà impegnati in molti ambiti.

Invitiamo anche i docenti, le mamme ed i papà a partecipare perchè la Scuola Pubblica è un bene comune da tutelare!

Lo scorso anno ci siamo mobilitati contro la Buona Scuola, il Jobs Act e lo Sblocca Italia. Il Governo Renzi ha fondato la propria azione politica su deleghe in bianco e decretazione d’urgenza, reprimendo e non ascoltando affatto le tante mobilitazioni che hanno inondato il Paese fino all’estate.

Il movimento studentesco ha dimostrato di non essere un meccanismo stanco che si ripete ad ogni autunno, ma di essere la vera forza propulsiva del cambiamento reale all’interno del Paese.

Non intendiamo fermarci, ma anzi, vogliamo riprendere il controllo sulle nostre città, sul nostro Paese e sulle nostre vite, da anni ingabbiate dai meccanismi dell’austerità, dai patti di stabilità, dall’impossibilità di autodeterminazione.

Dal 9 ottobre in poi, con le nostre mobilitazioni e le iniziative che costruiremo a livello locale, nazionale e internazionale intendiamo affermare con forza che vogliamo potere: poter studiare, poter scegliere il nostro futuro, poter vivere una vita dignitosa, poter cambiare collettivamente la nostra condizione di subalternità!

Dal 9 ottobre inizieremo una settimana di mobilitazione che ci porterà verso il 17 ottobre, la giornata mondiale per l’eradicazione della povertà nella quale come ogni anno Libera e il Gruppo Abele si attiveranno per il reddito di dignità e il rifinanziamento dei servizi pubblici. Sarà per noi una giornata in connessione con la tre giorni di mobilitazione europea lanciata da Blockupy per il 15-16-17 ottobre a Bruxelles.

Ci mobilitiamo…

– Per l’istruzione gratuita e un sapere accessibile a tutte e tutti
– Per l’abrogazione della Riforma Gelmini e de “la Buona Scuola”
– Per un ripensamento radicale dell’impostazione attuale dei cicli formativi
– Per la promozione di un efficace Statuto delle Studentesse e degli Studenti in Stage
– Per l’istituzione di un finanziamento strutturale in istruzione in legge di stabilità
– Per un’altra idea di valutazione dello studente e di valutazione nazionale, che non sia punitiva
– Per un nuovo modello di governance ed una scuola più democratica e partecipativa
– Per l’abolizione della bocciatura
– Per un ripensamento della didattica frontale e l’introduzione di forme di didattica alternativa, a scuola e all’università
– Per un’università gratuita e accessibile a tutti
– Per una revisione riforma ISEE che ha escluso tante studentesse e studenti dalla possibilità di accesso alla borsa di studio
– Per maggiori finanziamenti per tutte le università e piano strategico per le università in difficoltà: abolizione Ava e criteri di merito
– Per l’abolizione dei test d’ingresso per l’accesso alle facoltà a numero chiuso e programmato
– Per uno Statuto delle studentesse e degli studenti tirocinanti
– Per finanziamenti gestiti in forma partecipata per la formazione permanente
– Per il libero accesso alla cultura: musei, cinema, teatri, libri per tutte e tutti!
– Per l’approvazione di una legge nazionale sul diritto allo studio che abbatta le differenze socio-economiche e territoriali, con borse di studio, servizi e reddito di formazione per studenti delle scuole superiori, delle università, di ITS e AFAM
– Per il rifinanziamento massiccio alla ricerca pubblica per costruire un modello di sviluppo più sostenibile
– Per una revisione del sistema della proprietà intellettuale, che tuteli il diritto d’autore ma attacchi le grandi rendite ‘di posizione’ per favorire la libera circolazione delle opere artistiche e d’ingegno
– Contro la precarietà esistenziale e lavorativa: diritti universali per tutte e tutti!
– Per l’istituzione di un reddito di dignità pienamente universale, individuale ed emancipatorio rispetto alle condizioni familiari,economiche e sociali di partenza, finanziato attraverso una riforma della tassazione redistribuiva che faccia pagare davvero i più ricchi
– Per l’istituzione di un reddito di formazione individuale, che consenta a tutti di poter studiare indipendentemente dai condizionamenti economici e familiari 
– Contro una riforma istituzionale antidemocratica
– Per la gestione partecipata dei territori contro dismissione ed abbandono del patrimonio pubblico
– Per l’apertura spazi di socialità al servizio della collettività
– Contro le politiche repressive e le leggi antidegrado: vogliamo poter vivere appieno piazze, parchi e luoghi della città
– Per il diritto al movimento e alla libera circolazione dei migranti, contro il Trattato di Dublino
– Per il diritto all’accoglienza e all’integrazione sociale dei migranti

Siamo ormai arrivati al termine di un anno nel quale il Governo Renzi ha trasformato il Paese in piena continuità con gli Esecutivi precedenti.

Con lo Sblocca Italia, il Jobs Act e la Buona Scuola le nostre vite sono peggiorate e la nostra società è sempre più basata sulla precarietà, sul ricatto, sul saccheggio indiscriminato delle risorse e sulla dequalificazione dei percorsi formativi.

Questi risultati sono stati raggiunti grazie a delle forzature antidemocratiche ed autoritarie, disconoscendo totalmente le realtà sociali, le organizzazioni e i movimenti che in questi mesi hanno messo in campo una radicale alternativa all’esistente. È anche per questo motivo che l’anno si è concluso con un arretramento del Governo sul terreno del consenso, eroso però anche dalla straordinaria e ostinata mobilitazione del mondo della scuola.

Per queste ragioni crediamo che sia necessario mobilitarsi fin da subito, a partire dalle scuole e dalle università ma con lo sguardo rivolto all’intera società che oggi subisce con violenza gli attacchi di queste politiche. Vogliamo potere, inteso come verbo e non sostantivo: poter studiare, poter scegliere il nostro futuro, poter vivere una vita dignitosa, poter cambiare collettivamente la nostra condizione di subalternità. 

PARTENZA CORTEO: 
Arsenale – Via di Palma ore 09.00
ARRIVO:
Palazzo della Provincia – Via Anfiteatro 

viv@voce

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