Cooperative e immigrati: Comune di Taranto e Regione Puglia

Cooperative e immigrati: Comune di Taranto e Regione Puglia

Affollata conferenza stampa ieri mattina (martedì 12 maggio) presso la Camera di Commercio di Taranto con il presidente dell’Unione Confcooperative Provinciale di Taranto, Carlo Martello, e numerosi rappresentati delle Cooperative sociali impegnate nell’assistenza in favore dei minori stranieri non accompagnati e delle comunità educative e case famiglia; al tavolo, in particolare, con Carlo Martello sedevano Antonio Bongiovanni della cooperativa “Prisma” e Anna Abbracciavento della cooperativa “Airone”

Gli strali sono per tutti, a partire dal Sindaco di Taranto Ippazio Stefano: «Sono a dir poco imprecise le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Sindaco di Taranto Ippazio Stefano – esordisce Carlo Martello, presidente di ConfCooperative Taranto – in particolare relativamente all’assistenza prestata dagli Organismi del Terzo Settore ai minori stranieri non accompagnati; il Sindaco cominciasse a dare più stabilità al suo assessorato ai Servizi Sociali, dove in poco tempo sono cambiati tre dirigenti e due assessori: come si può fare una programmazione rispondente alle necessità e alla situazione contingente con persone che non hanno manco il tempo di arrivare che vengono sostituiti? Questo valzer ha ostacolato la necessaria continuità d’azione in questo difficile frangente: auspico la stabilizzazione di questo importante Assessorato che, con l’ultima dirigenza, sembra aver corretto positivamente la propria rotta».

In termini di programmazione Carlo Martello ha poi sollecitato il massimo raccordo operativo tra l’Amministrazione Comunale e gli Organismi del Terzo Settore impegnati in favore degli immigrati: «se fosse stato prima, ciò avrebbe consentito di acquisire disponibilità logistiche e professionali senz’altro utili a fornire una assistenza di qualità a costi contenuti, evitando la dispersione delle risorse».

«L’auspicio è – ha poi detto Carlo Martello – che comunque il Comune di Taranto voglia coordinare tutte le strutture esistenti nell’ottica della necessaria definizione di una politica dei servizi in favore di queste persone che oggi purtroppo sembra non esserci».

Tutti i rappresentanti delle Cooperative hanno poi lamentato il forte ritardo dei pagamenti da parte del Ministero dell’Interno, che non solo ha stanziato somme ritenute esigue, ma non ha provveduto per tempo alle prescritte erogazioni, mettendo così in crisi il sistema delle accoglienze che si è costituito nella nostra città in favore degli stranieri.

Al riguardo Anna Abbracciavento ha denunciato la oggettiva difficoltà delle cooperative, assillate dai creditori, ad operare nella legalità e nel rispetto delle norme contrattuali, soprattutto a rispettare la regolarità contributiva e avere il DURC, condizione essenziale per mantenere le convenzioni stipulate con gli enti pubblici.

Sul banco degli accusati anche la Regione Puglia: tutti gli intervenuti hanno sottolineato l’assoluta esiguità delle rette di accoglienza proposte dall’Amministrazione regionale, ritenute dagli “addetti ai lavori” assolutamente insufficienti, «una Regione Puglia – ha concluso Carlo Martello – che invece deve essere chiamata a garantire apporti contributivi adeguati a favorire un’assistenza dignitosa evitando così di mettere a rischio i 3.000 occupati che nell’intera Puglia esprime questo settore».

Gli ha fatto eco un arrabbiato Antonio Bongiovanni che ha chiesto una più incisiva azione di controllo degli organi preposti per verificare la regolarità contributiva delle cooperative impegnate all’accoglienza dei migranti, soprattutto in relazione alla oggettiva esiguità delle tariffe stabilite dalla Regione Puglia per le necessità giornaliere dei giovani residenti ospitati nelle strutture.

Tutti gli intervenuti si sono detti disponibili a sollecitare e avviare un confronto serrato con tutte le Istituzioni interessate, da quelle locali fino a quelle nazionali.

 


viv@voce

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