SAVA. Diversamente abili? Cè sorta ti uai!

SAVA. Diversamente abili? Cè sorta ti uai!

Dopo i due video di Cosimo Lomartire, il sindaco pro tempre IAIA rassicura che sarà fatto tutto il possibile per abbattere le barriere architettoniche

Marciapiedi ostruiti dai contenitori della differenziata. Marciapiedi invasi, oltre il consentito per legge, da cassette e contenitori di frutta. Addirittura collocati sulle strisce pedonali! Pavimentazione pubblica disconnessa e in alcuni punti divelta. Pedane in legno, sulla sede stradale, che lasciano poco spazio al passaggio sul marciapiede, delle carrozzelle. Aree pubbliche che, a volte, è un terno al lotto superarle per chi è “abile”. Attività commerciali prive di accesso per i diversamente abili e bagni appositi che solo sulla carta esistono. Farmacie che ignorano questa realtà. E’ questo che vive un diversamente abile a Sava.

Certo, il problema non è nato oggi. Ma ha radici lontane. Molto lontane. Amministratori che sul tema hanno sempre glissato, salvo poi fare bella figura nelle occasioni ufficiali, a colpi di clic fotografici,  e vedere la loro “sensibilità” sull’argomento ben messa sulla stampa ruffiana e di parte. Associazioni specifiche che avrebbero dovuto, categoricamente, imporsi a chi gestiva  e gestisce tutt’ora la cosa pubblica.

Anzi chè prodigarsi, ripetutamente, a visite romane o nei santuari limitrofi. Oggi, ma anche ieri credo, questa diversità, in molti casi, viene vista come una forma di insofferenza, della serie “Pochi sono, e se per questi pochi ci dobbiamo preoccupare …”. Ma a Sava abbiamo strutture comunali prive di accesso ai servizi per i diversamente abili. Studi medici che non facilitano l’accesso. E se continuiamo ad elencare tutte le disfunzioni di questi servizi comunali, corriamo il rischio di annoiare il lettore.

Ma vivere su di una carrozzella, non è la stessa cosa di chi ha le gambe per muoversi e fare una vita “normale”. Da fuori tutti vediamo questa drammaticità ma, spesso e volentieri, la scordiamo subito in quanto non ci tocca personalmente.

Ma andiamo a questa ultima settimana savese.

Mimmo Carrieri, ambientalista e giornalista di Viv@voce, ha messo in risalto con i suoi due video fatti a Cosimo Lomartire cosa vuol dire vivere in un paese e non poter accedere ai servizi, pubblici e privati, quando al posto delle gambe si ha solo una carrozzella per potersi muovere.

Il web, sappiamo tutti, è il terreno più appropriato per mettere sul momento una notizia, un fatto o un video. Arriva direttamente sui nostri pc o sui nostri smartphone, pronti per essere letti o visionati. E su questi due video fatti da Carrieri, il sindaco IAIA si è sentito chiamato direttamente in causa su questa tematica. Ovvero, la responsabilità di chi amministra una comunità e quello che può fare per migliorare il paese, in questo caso la vita dei diversamente abili.

IAIA ha chiamato direttamente Cosimo Lomartire, è andato a fargli visita e lo ha rassicurato che metterà tutto il suo impegno a risolvere la triste quotidianeità che vive un diversamente abile nel paese che lui amministra. Prendiamo questa nota positiva del primo cittadino. Seguiremo questa promessa. Vedremo. Intanto, in un paese del brindisino, alcuni amministratori abili, e non diversamente, decisero di passare una giornata intera su di una carrozzella.

Proprio per provare, sulla propria pelle, cosa significava essere diversamente abili e combattere ogni giorno contro le barriere architettoniche. Fu un esperienza raccontata. Ma rimase in loro una nota, di quella giornata: “E’ una lotta continua, giorno per giorno …”.

Cosimo Lomartire, questa lotta l’ha iniziata a testa alta. Lo appoggeremo. Del tutto.

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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