Anticipazione contributi partners Progetto Onev – Convegno internazionale (Bari – 1, 2 e 16 dicembre 2014)

Anticipazione contributi partners Progetto Onev – Convegno internazionale (Bari – 1, 2 e 16 dicembre 2014)

Nel 2008 la Regione Puglia con l’avviso pubblico “Invito alla presentazione di proposte progettuali relative alla costituzione di reti di laboratori pubblici di ricerca”, pubblicato nel BURP Puglia n. 41 del 13.03.2008, destinava al settore della ricerca pubblica regionale 28,5 milioni di euro di risorse FAS

Successivamente, con l’aggiunta di altri 20 milioni di euro di risorse FSE, il budget raggiungeva la somma di circa 50 milioni di euro. Stava per nascere il progetto Onev (Omica e Nanotecnologie negli Esseri Viventi), consorzio di scopo finanziato dall’Unione europea attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero dello Sviluppo economico.

Un progetto che ha coinvolto competenze estremamente variegate sotto il profilo delle attività svolte e delle strutture interessate, aventi come comune denominatore la ricerca scientifica. Gli obiettivi del Progetto Onev sono:

1) Realizzazione di una rete che comprenda le reti di laboratori pubblici riconosciute dalla Regione Puglia (BISIMANE, LAIFF, BIOPOP, LABERPAR, TEGUVA, NABIDIT) che utilizzano piattaforme high throughput per l’uso delle scienze omiche (genomica, trascrittomica, proteomica, metabolomica) nella diagnostica delle malattie che colpiscono l’uomo, gli animali e le piante

2) Individuazione di nuovi biomarkers diagnostici che possono essere utilizzati per la realizzazione di chip prototipali.

      In definitiva, questa rete delle reti, mediante il potenziamento infrastrutturale e l’attuazione di un programma formativo di aggiornamento, desidera rappresentare un modello di ricerca multicentrica che permetta l’utilizzazione di nuove molecole, provenienti dal mondo animale e vegetale, per la cura delle malattie principali che oggi colpiscono la società umana, come le neoplasie e le malattie metaboliche (ad esempio il diabete). Si sono potenziate le strutture di ricerca e i laboratori e sono stati finanziati lavori per un valore di 27 milioni euro, adoperati sia per l’ammodernamento edilizio e impiantistico, sia per l’adozione di ulteriori attrezzature scientifiche e tecnologiche. 

I servizi offerti dai laboratori riguardano i settori della redbiotech (patologie neoplastiche, renali e metaboliche), della green biotech (cultivar e alimenti, valorizzazione e miglioramento delle produzioni zootecniche) e nanobiotech (sviluppo di chip per analisi molecolari, nano vettori intelligenti per il trasporto e il rilascio controllato da alcuni farmaci). Lo sviluppo del progetto di potenziamento ha permesso di accrescere la qualità del partenariato e superare lo “skill shortage” del personale, con programmi di formazione svolti in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e il Centro di Competenza CERTA.

Sono stati così formati manager della ricerca, operatori tecnico‐commerciali per il settore scientifico e figure esperte nella gestione di GMP facility, nelle buone pratiche di laboratorio e nelle piattaforme omiche e nano biotecnologie. Il Progetto O.N.E.V ha rappresentato certamente un’opportunità di crescita tecnologica, professionale e formativa per la regione Puglia, ma anche qualcosa di più. Esso ha infatti coinvolto competenze, attività e strutture estremamente variegate, aventi come comune denominatore la ricerca scientifica. In tal senso è eloquente il solo elenco dei partner chiamati a collaborare al Progetto:

C.A.R.S.O. (Centro di Addestramento e Ricerca Scientifica in Oncologia – Consorzio formato dall’Università degli Studi di Bari e dalla Regione Puglia); il Presidente, Francesco Paolo Schena, è stato anche il coordinatore del Progetto;

Centro ricerche in Agricoltura – CRA (Turi – Bari);

Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari (Valenzano – Bari);

Istituto Zooprofilattico di Puglia e Basilicata (Foggia);

IRCCS-Casa Sollievo della Sofferenza di (San Giovanni Rotondo – Foggia);

Università del Salento (Lecce);

IRCCS-Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari

Ciascuna realtà, secondo lo specifico ruolo istituzionale, ha contribuito al Progetto e ha sviluppato la capacità di lavorare “in rete”. In modo specifico l’IRCCS-Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari ha partecipato con la propria attività di  Banca Biologica, orientata in senso oncologico, e come centro di coordinamento delle Biobanche regionali, attraverso il network BioBOP (Biobanche Oncologiche Pugliesi). 

In queste attività gioca un ruolo assolutamente centrale l’Anatomia Patologica quale crocevia essenziale per la ricerca traslazionale basata su campioni crio-preservati e, secondo più recenti orientamenti, su campioni inclusi in paraffina sottoposti a procedure standardizzate e certificate.

Il risultato finale atteso è lo sviluppo di laboratori ‘high-throughput’ dedicati alla ricerca in campo oncologico. 

In conclusione, il progetto ONEV ha dato un grande contributo al sistema della ricerca della regione Puglia, coinvolgendo laboratori regionali ed interregionali e migliorando le relazioni tra sistema istituzionale pubblico, sistema scientifico e produttivo.

Tutto questo sarà al centro del convegno internazionale “Omica e Nanotecnologie negli Esseri Viventi: il progetto O.N.E.V.”, che si terrà domani, 1′ dicembre, il 2 e il 16 dicembre nella sala Conferenze dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari a partire dalle ore 9.

Ulteriori informazioni sul sito www.progettoonev.it

 

Marianna Iandolo

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