Sicurezza stradale. Un’estate da dimenticare

Sicurezza stradale. Un’estate da dimenticare

Il bilancio parla di una carneficina: il 50 per cento in più fra morti e feriti, rispetto al 2013, nonostante una lieve flessione degli incidenti

Ce le ricordiamo le sirene delle ambulanze dell’estate che ci siamo lasciati alle spalle?  Nei tre mesi dal 15 giugno al 15 settembre sono rimasti sull’asfalto 38 morti, quasi un morto ogni due giorni; 7 in più dell’anno scorso.

Ma soprattutto l ’estate 2014 sarà ricordata per il forsennato e instancabile lavoro delle chirurgie ortopediche; di giorno e di notte; di rientro dalle discoteche e dai luoghi dello sballo. Complici l’alcol e le droghe.

In tre mesi, su 20.786 accessi registrati al “Vito Fazzi”, ben 4.476, pari al 22 per cento, sono stati pazienti traumatizzati in incidenti della strada. Una cinquantina ogni giorno. Anche qui, un incremento dell’8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013, quando i traumatizzati furono «solo» 2.976 ( il 14 per cento) su 21.335 accessi.

Dei 4.476 traumatizzati raccolti sulle strade salentine (dati forniti dal primario del Ps del Fazzi, Silvano Fracella), ben 806, (18 per cento), avevano abusato di sostanze, e di questi 467 per sostanze alcoliche e 339 per droghe. Parliamo dei soli conducenti, perché i passeggeri non sono soggetti alla prova dell’etilometro. Quindi i numeri dicono che su 4.476 politraumatizzati sono molti di più i soggetti colti a circolare sotto l’effetto di sostanze.

I «giorni di fuoco» si sono registrati nel mese di agosto, con 7.795 accessi (pari al 38 di tutti gli arrivi al Ps) che diventano 7.053 (34 per cento) nel mese di luglio, 3.155 nei 15 giorni di giugno e 2.783 nei 15 giorni di settembre.

viv@voce

Lascia un commento