LIZZANO. “Amministrazione Macripò? Vuoi che paghiamo le tasse? Dacci i servizi”

LIZZANO. “Amministrazione Macripò? Vuoi che paghiamo le tasse?  Dacci i servizi”

L’opposizione compatta scende in Piazza

I lizzanesi scendono in Piazza e recriminano la mancanza dei servizi e l’aumento delle tasse, decise dall’Amministrazione in carica. Grande affluenza per questa domenica, 12 ottobre, in Piazza Matteotti, a Lizzano (TA), dal clima decisamente e tipicamente estivo, che ha visto protagonisti i cittadini lizzanesi assieme all’opposizione comunale. La manifestazione ha avuto luogo alle ore 17.00, come attenuto e pubblicizzato attraverso le locandine sparse per il paese che sono state di grande effetto.

Gli argomenti esposti sono stati molteplici e, soprattutto, sono stati affrontati con la giusta caparbietà di chi vuole comunicare e, allo stesso tempo, “denunciare” le problematiche che affliggono il piccolo comune della provincia tarantina.

Una parvenza che non è solo illusione di poter ricominciare, ma speranza e volontà di riuscire a prendere in mano le redini del paese, attraverso delle richieste, fatte a gran voce, dagli esponenti e i promotori del Comitato contro l’aumento delle tasse.

Esigenze e pretese che i cittadini lizzanesi devono possedere come dei pieni diritti. Ad esempio, la possibilità di poter presenziare ai Consigli Comunali che, come è stato sottolineato, si svolgono in mattinata, dunque, impossibile per i cittadini potervi prendere parte.

Tasse con cifre considerevoli che martirizzano non solo le attività commerciali, ma, anche, i singoli cittadini ivi residenti. La rimostranza continua con l’imperterrita mancanza di servizi, un elenco lunghissimo, stilato ai fini di evidenziare l’incessante assenteismo da parte della stessa Giunta che, ancora, non decide a modificare le sorti del paese per il meglio, rendendolo, anche, un esempio da seguire per i comuni limitrofi.

Le recriminazioni sono rivolte, ovviamente, al primo cittadino, Dario Macripò, il quale è stato riconfermato sindaco per la seconda volta consecutiva e che, pare, abbia ringraziato tutti i cittadini aventi diritti di voto, i quali hanno espresso e riconfermato la fiducia riposta nella precedente amministrazione comunale, con aumenti che vanno ad intaccare, anche, famiglie che disagiate o, ad esempio, con un elevato numero di prole.

“La Voce di Lizzano” si è fatta sentire, anche, su questioni relative la pubblica illuminazione (carente in alcune zone del paese); i timori, fondati, in merito alla criminalità organizzata o, comunque, l’inadempienza della legalità; per non parlare, poi, degli impianti urbanistici, delle carreggiate dissestate e di tanti altri problemi che dovrebbero essere presi in considerazione e affrontate “a muso duro”.

Ciò che resta, ora, di questa serata, fortemente sentita da tutti i cittadini presenti, è, sicuramente, la curiosità di sapere la risposta che il sindaco darà a quanto organizzato, perché, ricordiamo, non ci si può nascondere dietro un dito; le persone hanno compreso che bisogna agire, perché è l’unico modo per ottenere qualcosa e, soprattutto, per evitare di rendere ancor più degradante lo stato in cui riversa Lizzano. Bisogna salvare il futuro, bisogna attuare delle opere che “restaurano” il paese e, soprattutto, non bisogna asfissiare la popolazione con spese che prevedono l’aumento di ingenti tassi percentuali che gravano, soltanto, la situazione.

Eleonora Boccuni

viv@voce

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