POL. SAVA, SAPIO: ‘C’E’ LA VOGLIA DI CONTINUARE AD ESSERE ANCORA PROTAGONISTI’‏

POL. SAVA, SAPIO: ‘C’E’ LA VOGLIA DI CONTINUARE AD ESSERE ANCORA PROTAGONISTI’‏

Intervista al responsabile del settore giovanile della Pol. Sava, Piergiuseppe Sapio

Bentornato in redazione, caro Piergiuseppe.

Grazie mille Marco.

La prima domanda subito sul big match di domenica Sava-Taranto: possiamo definirla a tutti gli effetti una finale, certo che vedere la giovane compagine savese tenere testa ad una squadra blasonata come il Taranto sino all’ultima giornata potrebbe considerarsi un campionato già vinto, comunque vada a finire. Penso che tu possa essere soddisfatto del campionato fin qui degli allievi di mister Chisena, vero?

Tutti quanti abbiamo voluto questa “finale”. Domenica avevamo una partita difficile contro la Cryos, ma siamo entrati in campo con lo spirito giusto, tanta corsa e massimo impegno da parte di tutti. Questo gruppo dal 19 agosto sta facendo cose straordinarie. Con il Taranto è un testa a testa che è iniziato dalla prima giornata ed è giusto che ora queste squadre si giochino il tutto per tutto in una partita secca, e anche se loro hanno due risultati su tre, a noi non cambia niente perché siamo sempre scesi in campo per vincere. Certo tenere testa ad una squadra come il Taranto è motivo di orgoglio per tutta la società.

Il “Camassa” di Sava, dunque, ospiterà l’incontro di cartello della giornata: come vi state preparando per questa finalissima? Che umore c’è nello spogliatoio savese? Infine, c’è qualche rimpianto per qualche partita non vinta in precedenza?

Qualcuno parla ancora del pareggio con il Palagiano ed io penso che quello sia un punto guadagnato visto come si era messa la partita. Dopo quella partita c’è stato un confronto nello spogliatoio con il tecnico e i ragazzi e da lì è iniziato il nostro campionato e il team guidato da mister Chisena ha collezionato ben 9 vittorie consecutive. I ragazzi si stanno preparando bene a questo match perché c’è la voglia di continuare ad essere ancora protagonisti, pur sapendo che non sarà facile. C’è però voglia da parte di tutti di provarci sino alla fine.

Subito dopo il match contro il Taranto, i giovanissimi ospiteranno il Parma Club Ginosa per l’ultimo incontro di campionato regionale: siete in testa e vincere significherebbe qualificarsi alle finali regionali. Come sta vivendo questa settimana il team di mister Libardi?

Il gruppo sta bene, c’è molto entusiasmo e tanta voglia di realizzare questo “sogno”. C’è grande attenzione e concentrazione per il match di domenica. Il mister Libardi e tutti ragazzi sanno l’importanza della partita di domenica.

Considerando che questo è il tuo primo anno a Sava, stai ottenendo degli ottimi risultati. Qual è il segreto della società e del tuo staff/team?

La nostra forza è la passione e l’entusiasmo da parte di tutti, oltre alla grande organizzazione di questa società che è alla base di tutto. Siamo partiti con un progetto importante che è la crescita dei ragazzi a livello prima umano e poi sportivo perchè non tutti possono diventare giocatori, ma tutti devono diventare uomini. Il resto è tutta una conseguenza.

Ancora una volta, Pol. Sava attenta alle giovani promesse. Dopo il raduno con la Roma, arriva anche quello con la Fiorentina. Come vivi il rapporto con le squadre professioniste?

Ancora una volta Sava ha ospitato un importante raduno, dove ha dato la possibilità a tanti ragazzi di mettersi in mostra davanti lo staff della Fiorentina. Qualcuno di loro è stato segnalato e avrà la possibilità di allenarsi e mettersi in mostra. Da parte mia è sempre un piacere collaborare con le squadre professioniste dove ho anche la possibilità di partecipare agli allenamenti per poter crescere.

Domanda bonus: svelaci qual è il tuo sogno nel mondo del calcio e chi ti senti di ringraziare in particolar modo per tutte le emozioni che, giorno dopo giorno, stai vivendo.

Il mio sogno è quello di entrare a far parte di un settore giovanile professionista. Sono consapevole che è difficile, lo è per tanti ex giocatori professionisti che si affacciano per la prima volta alla vita da dirigente e nonostante le tante amicizie non riescono a trovare spazio. Io continuo sulla strada del lavoro, del sacrificio, dello studio e dell’umiltà. I “miei” giocatori sono gli artefici indiscussi delle mie emozioni. Quando non mi si chiede, io quello che posso dire è parlare della forza umana, sportiva e caratteriale di questi ragazzi, sono i veri artefici di tutto.

Marco Strusi

viv@voce

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