SAVA. Duro comunicato di SavaInMovimento. “Il contratto della raccolta differenziata non viene rispettato”. Al via la Petizione popolare

SAVA. Duro comunicato di SavaInMovimento. “Il contratto della raccolta differenziata non viene rispettato”. Al via la Petizione popolare

Rimarca: “Latitante l’amministrazione IAIA su ogni richiesta di chiarimento”

I soldi della TARES sono legittimi? Le entrate derivate dalla TARES vengono impiegate dal nostro Comune per pagare il servizio di raccolta differenziata all’azienda con cui ha stipulato il contratto. Tale contratto, per legge, deve essere rispettato da ambo le parti

Ma è realmente così? Studiando le carte la risposta viene spontanea: “NO, il contratto non viene rispettato”.

In esso vi è sancito infatti, che sin dal primo giorno dall’entrata in vigore del servizio di raccolta porta a porta, IN ATTESA che venga realizzato il centro comunale di raccolta (l’isola ecologica), l’azienda DEVE mettere a disposizione della cittadinanza savese, un’apposita area attrezzata (un’isola ecologia ridimensionata).

Dove si trova quest’area? Nessuno lo sa ma i cittadini savesi la stanno pagando attraverso la TARES.

Questo non è l’unico nodo della questione: vanno considerati infatti i circa 100.000 euro prelevati in modo ILLEGITTIMO dalle tasche dei savesi attraverso l’aumento ingiustificato della TARSU 2012.

L’aumento non era assolutamente dovuto, ed in consiglio comunale il consigliere Ivano DECATALDO argomentò e motivò più volte l’illegittimità e l’inopportunità politica dell’aumento. Va ricordato che l’assessore Fabio Pichierri e lo stesso Sindaco, quando erano in opposizione hanno sempre contestato gli aumenti della tassa rifiuti, anche quando erano legittimi, ora che sono in amministrazione cosa fanno? GLI AUMENTI TARSU.

L’assessore all’ecologia, in quella sede, diede ragione al consigliere DECATALDO ma, stranamente, pur essendo ancora in tempo, nulla si fece per annullare l’aumento

Successivamente, a danno avvenuto, la giunta giustificò tale l’aumento, come anticipo per la TARES 2013. Beh, certo,l’amministrazione savese, in tempi di crisi, con sempre più famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese, si prende il lusso di prelevare soldi in anticipo per future tasse! Quando saranno restituiti ai cittadini? In che modo? O saranno utilizzati come acconto 2014? Oltre dal danno anche la beffa?

C’è poi, la questione ESENZIONI e AGEVOLAZIONI per famiglie disagiate e/o numerose,per persone sole, per le imprese. Ma NON esiste,ad oggi, alcun regolamento TARES per cui i cittadini possano richiedere degli sconti su tale tassa. PERCHE’? Si consideri che la maggior parte dei comuni italiani ha invece provveduto a tempo debito, molto prima della scadenza della prima rata. A SAVA NO, SI PAGA E BASTA. Per non parlare del fatto che il governo italiano ha dato la facoltà ai comuni di spostare la scadenza della seconda rata al 2014. A Sava, di questo, non si parla.

Nello scorso Consiglio comunale su nostra iniziativa e attraverso il consigliere DECATALDO, i consiglieri di opposizione nell’ultimo Consiglio comunale sottoposero al presidente del consiglio e al sindaco una mozione che avrebbe impegnato l’amministrazione ad avviare una discussione riguardo esenzioni, agevolazioni, ecc.. In quella seduta il presidente e il sindaco non vollero discuterla e si impegnarono ad iscriverla nell’ordine del giorno del successivo consiglio comunale.

Anche questo impegno NON è stato mantenuto!

E gli incentivi per chi differenzia? Lasciamo stare, è pura utopia. Proporre formule di incentivazione, progetti alternativi a premi per chi differenzia, anche per educare e sensibilizzare le nuove generazioni e premiare i giovani che si distinguono. Neanche a parlarne, eppure grazie alle nuove “autodenunce” sul bilancio comunale è visibile un maggior gettito sulla tassa rifiuti, in parte riutilizzabile con queste finalità. Inoltre è possibile chiedere alla Regione, fondi derivanti dall’ecotassa per proporre progetti di incentivazione alla differenziata che di fatto diventerebbero dei premi concreti per tutta la comunità che si impegna ogni giorno!

Noi di Sava InMovimento, da mesi ci battiamo per cercare di far luce su queste problematiche, attraverso il nostro consigliere Ivano DECATALDO, scrivendo all’amministrazione IAIA e ai responsabili amministrativi, attraverso interrogazioni consiliari alle quali MAI è stata fornita alcuna risposta, MAI nessuno ha voluto dare delucidazioni in merito, violando peraltro, così facendo, la legge, che impone un limite di trenta giorni per le risposte… son trascorsi mesi e tutto tace!

Per tutte queste ragioni abbiamo deciso di intraprendere non solo una massiccia campagna d’informazione, ma di rendere partecipe il cittadino savese attraverso una petizione con raccolta firme di tutti i cittadini che vorranno aderire e che esigono dall’amministrazione delle e il mantenimento degli impegni. E’ facile in campagna elettorale sparare contr gli altri, promettere di non alzare le tasse e poi fare l’esatto contrario come su Tassa Rifiuti e IMU.

Utilizzeremo tutti i mezzi a nostra disposizione affinché venga fatta finalmente luce e vengano rispettati i diritti dei cittadini savesi.

Si potrà firmare la petizione nei giorni 21-22-23 novembre dalle ore 16:00 alle ore 19:00, nella sede di via regina Margherita 17 e Domenica 24 Novembre,dalle ore 9:30 saremo in piazza San Giovanni, sia per continuare con la raccolta firme, ma soprattutto per fare campagna d’informazione.

Il coordinamento di Sava InMovimento

viv@voce

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