L’Istituto Alberghiero Mediterraneo sempre più “scuola green”. La sostenibilità protagonista dei progetti ERASMUS+ 

L’Istituto Alberghiero Mediterraneo sempre più “scuola green”. La sostenibilità protagonista dei progetti ERASMUS+ 

Dalle prof.sse Rosaria EGIDIO, Luisa GUIDA e Barbara RICCIARDI, riceviamo e volentieri pubblichiamo

L’Istituto Alberghiero “Mediterraneo” di Pulsano – con sedi coordinate a Maruggio e Taranto presso la Casa Circondariale – è impegnato da tempo su diversi fronti per  dare il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030.

I nostri studenti, futuri professionisti del settore enogastronomico e dell’ospitalità alberghiera, sono guidati ormai da molti anni ad affrontare le problematiche della sostenibilità sia in campo alimentare che ambientale, consapevoli della necessità di acquisire elevate competenze professionali rispondenti  alla vocazione turistica del nostro territorio, anche e soprattutto ormai in un’ottica eco-sostenibile. I nostri progetti Erasmus hanno dato ancora più impulso a questa svolta green. 

A marzo 2020 durante il primo lockdown, in un clima di incertezze e nello stesso tempo di speranza che tutto fosse solo un incubo di breve durata, furono portati a termine due progetti Erasmus: “A SustainableTable for Multiculturalism and Inclusion” e “Climatechangeishere.” Quasi una situazione kafkiana, il mondo si fermava e l’Istituto Mediterraneo progettava scambi transnazionali. E nell’estate 2020 sono stati entrambi approvati.

Alla luce di ciò idee ed attività meravigliose venivano presentate agli studenti, alle famiglie, al territorio; la pandemia però faceva sì che le visite e laboratori in masserie, cantine sostenibili, mercati dove acquistare prodotti a km 0, siti Unesco, ciclopasseggiate, workshop con esperti, laboratori di cucina e sala eco-sostenibili programmati fossero solo tante belle parole messe in due  progetti di 200 pagine l’uno.

“Utopia” diceva qualcuno, “Quanto tempo sprecato” qualcun altro. Mentre il mondo soffocava e moriva in una buia solitudine noi eravamo nella nostra bolla d’aria che ci dava ossigeno, sogni e speranze. Mentre c’era chi scriveva su cartelloni e striscioni “andrà tutto bene” e chi cantava sui balconi, noi eravamo in video-conferenza o impegnati a scrivere mail e messaggi  whatsapp, in orario curriculare ed extra, a parlare di sostenibilità ambientale e cambiamento climatico.

E  più si allontanava il giorno del ritorno in presenza, più le menti in fermento di una scuola che non si ferma mai, escogitavano attività per tenere vivo nei ragazzi la speranza delle mobilità, dei viaggi ……”. nevergive up divenne il nostro motto. E i progetti Erasmus al tempo del Covid hanno rappresentato un’opportunità, anzi l’opportunità. L’opportunità che ci ha fatto sognare di essere in Grecia, Spagna, Croazia, Bulgaria, Polonia, Romania e Portogallo. E lo abbiamo fatto per davvero.

I nostri alunni, “quelli dell’alberghiero”, sempre pronti e disponibili a rispondere alle nostre richieste, a svolgere attività e ricerche, a lavorare sodo, hanno dimostrato grande forza e carattere e tutto questo in nome di un sogno: quello di viaggiare e conoscere il mondo, in quel momento avvertito così distante al di là del monitor, oltre ogni lockdown.

Questo è l’Erasmus: unione e conoscenza, amicizia e rispetto. Proprio in questi giorni in cui è venuto a mancare David Sassoli, ex presidente del Parlamento europeo, un grande italiano che credeva fortemente nel valore e nella forza dell’Europa unita, ogni riflessione va da sè e i nostri progetti assumono una valenza ancora più importante .

A sustainabletable for multiculturalism and inclusione Climatechangeishere , questi i nostri due progetti: il primo ha il cibo quale identità culturale e l’essere “sostenibili” quale l’elemento chiave  che dovrà unificare, preservandone nel contempo l’individualità e peculiarità; il secondo è invece incentrato sul cambiamento climatico che rischia di devastare importanti monumenti e siti turistici che devono invece essere preservati e tutelati, quali luoghi deputati etimologicamente (e non solo), a restare nel tempo, quale ricordo e testimonianza della nostra civiltà.

Dopo un primo anno di contatti costanti su etwinning a parlare di sostenibilità ambientale, biodiversità, valorizzazione del territorio, tutela dell’ambiente, con workshop ed esperti  eventi in live streaming, finalmente ad ottobre 2021 è giunto il primo scambio: una delegazione di docenti ha raggiunto la nostra scuola;  docenti rumeni, polacchi e croati  presso il nostro Istituto, a  Pulsano, hanno incontrato i nostri alunni, i nostri docenti e la nostra dirigente.

 Negli incontri, durante i quattro giorni della loro visita, abbiamo approfondito la reciproca conoscenza parlando del sistema scolastico dei rispettivi paesi, abbiamo parlato di sostenibilità ambientale, abbiamo incontrato esperti del settore, abbiamo parlato e lavorato nei nostri laboratori per la cucina senza spreco, per le buone pratiche del riciclo e del riuso; abbiamo portato la storia, la nostra storia in Europa  facendo una passeggiata nel centro storico di Pulsano e nella città vecchia di Taranto.

Abbiamo visitato la Cattedrale di San Cataldo, il museo Marta e Locorotondo; abbiamo anche accompagnato i nostri partner europei al mare, il mare della nostra meravigliosa litoranea da loro tanto sognato quando davanti ad uno schermo mostravamo le nostre spiagge.

E poi i brunch, i buffet, i pranzi con prelibatezze a km 0 e sostenibili preparati dai nostri alunni, nelle nostre cucine. Ed infine l’emozione e commozione del Farewelldinner (cena di saluti finali) con la speranza di rivedersi al più presto.

 Tutti momenti piacevoli che hanno aggiunto valore all’offerta formativa del nostro istituto, che hanno spinto tutti a comunicare in inglese; anche chi aveva solo lontane reminiscenze è riuscito a togliere quei blocchi che spesso noi italiani abbiamo in fatto di comunicazione in lingua straniera.

A distanza di un solo mese, altra mobilità: il secondo scambio ha avuto luogo in Spagna, a Cordova. Anche questa volta le delegazioni, composte unicamente da docenti – come di solito avviene nelle prime mobilità Erasmus – hanno potuto finalmente incontrare i partner greci, portoghesi, croati e spagnoli, insieme agli alunni, i docenti e dirigente della scuola ospitante. Un susseguirsi di incontri e uscite di carattere formativo, informativo ed anche  di svago che hanno reso il gruppo docenti sempre più affiatato e pronto per i futuri incontri con gli alunni.

Erasmus è arricchimento culturale, è amicizia, apertura al mondo condivisione di valori e scambio di buone pratiche: la mission ambiziosa dell’Istituto Mediterraneo è quella di sviluppare negli studenti, nelle famiglie e nel territorio la consapevolezza che il cambiamento verso un mondo pulito, buono, sano e giusto per tutti è possibile: basta apportare semplici accorgimenti nella vita di ogni giorno, adottando atteggiamenti sempre più eco-friendly e responsabili.  

 

 

:

viv@voce

Lascia un commento