Taranto. Duomo di San Cataldo. MESSA PER L’INCORONAZIONE DI NAPOLEONE

GIOVEDÌ 30 SETTEMBRE, ORE 21. Paisiello, imperatore della musica. Taranto rievoca in cattedrale la storica cerimonia di Notre Dame

Taranto celebra Napoleone con la Messa del genius loci Paisiello composta per la storica incoronazione del generale francese, del quale quest’anno ricorre il bicentenario della morte.

L’evento, in programma giovedì 30 settembre nel Duomo di San Cataldo, alle ore 21, chiude la diciannovesima edizione del Giovanni Paisiello Festival diretto da Lorenzo Mattei e organizzato dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza”. Il concerto verrà preceduto alle 20.45 dalla consegna del Premio Giovanni Paisiello Festival a una personalità che verrà rivelata al momento stesso del conferimento.

Quindi, si ascolteranno la «Messa in si bemolle per l’Incoronazione di Napoleone» composta da Paisiello per il sontuoso rito svoltosi a Notre Dame di Parigi il 2 dicembre 1804 e immortalato nella celebre tela di Jacques-Louis David qualche anno dopo. Contestualmente, verranno proposti i mottetti «Vivat Deus», «Heu nos Jam Velum», «Nos est in vita amara», «O mortales summo ardore» e «In tuo beato ardore», pezzi scritti da Paisiello per la Cappella Palatina di Giuseppe Bonaparte, salito su quel trono delle Due Sicilie che passerà poi a Gioacchino Murat prima della restaurazione borbonica.

Si tratta di una prima esecuzione assoluta in tempi moderni affidata, come la «Messa per l’Incoronazione», ai talenti pugliesi dell’Orchestra da Camera e Coro del Giovanni Paisiello Festival diretti da Pierluigi Lippolis, con solisti il soprano Mari De Biasi, il tenore Yumeng Ma e il basso Francesco Masilla. Inoltre, all’interno del Duomo di San Cataldo, verranno riprodotte le meravigliose vetrate della cattedrale parigina con un prezioso progetto di videomapping.

Paisiello compose la Messa per l’incoronazione nell’estate del 1804, poco prima di lasciare Parigi, nella quale era arrivato il 24 aprile del 1802 con l’incarico sia di sovrintendere alla musica sacra della cappella privata del Primo Console nel castello di St-Cloud e nel palazzo delle Tuileries, sia di scrivere due opere all’anno e marce militari ogni mese, anche se poi compose una sola opera, la tragédie-lyrique «Proserpine» recuperata nel 2003 dal Festival della Valle d’Itria di Martina Franca.

Paisiello giunse a Parigi su pressante richiesta di Napoleone che, sin dagli anni di gioventù, come testimonia un passo del suo romanzo «Clisson et Eugènie», scritto quand’era un semplice capitano d’artiglieria, nutriva una profonda ammirazione per il compositore tarantino, definitivamente consacrato come uno dei massimi musicisti viventi dopo la composizione della marcia funebre in onore del generale Louis-Lazaire Hoche, nel 1797.

Quindi, prima ancora che si autoincoronasse imperatore dei francesi, Napoleone volle il maestro alla corte parigina, dove la breve permanenza di Paisiello venne suggellata con la composizione della Messa per l’Incoronazione e un Te Deum, musiche che rappresentarono il momento centrale della cerimonia a Notre Dame, preceduta da una processione partita dal Palazzo delle Tuileries, da quel momento elevato a rango di residenza imperiale.

Durante l’incoronazione, cinquecento tra musicisti, cantanti e attori erano stati organizzati in due orchestre e cori disposti su due tribune appositamente costruite alle due estremità del passaggio di Notre Dame, con la conseguenza di creare un effetto stereofonico al servizio di una grandeur che con Napoleone raggiunse dimensioni davvero spropositate.

I biglietti per il concerto nel Duomo di San Cataldo sono in vendita al costo di € 20,00 presso la sede degli Amici della Musica in via Abruzzo n. 61 – Tel. 099.7303972 – 329.3462658 e on-line sul sito Liveticket.it. Alla serata si accede esclusivamente con green pass. Tutte le info sono sul sito www.giovannipaisiellofestival.it.

Anche quest’anno il Giovanni Paisiello Festival è organizzato sotto l’egida del Ministero della Cultura e della Regione Puglia, oltre a Conad e Banca di Taranto, e il patrocinio del Comune di Taranto.

 

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