TARANTO. Incontro fra il Prefetto e Confindustria. Accesso alle misure creditizie post Covid, costo del lavoro e tutela del Made in Italy

TARANTO. Incontro fra il Prefetto e  Confindustria. Accesso alle misure creditizie post Covid, costo del lavoro e tutela del Made in Italy

Queste le tematiche fra il Prefetto e  Confindustria. Il Prefetto si è impegnato, fra le altre cose, ad avviare un confronto sul tema col Ministro Catalfo

Le tematiche legate alle difficoltà nell’accesso alle misure creditizie post Covid ed al costo del lavoro per le aziende del settore tessile sono state al centro dell’incontro tenutosi in Prefettura alla presenza di S. E. il Prefetto Demetrio Martino e, per Confindustria Taranto, del Presidente Antonio Marinaro, del presidente della sezione Tessile Moda e Abbigliamento Salvatore Toma, del vicepresidente con delega alla finanza e al credito Piero Chirulli, del consigliere delegato per la sede di Martina Franca Martino Filomena, di Michele Fumarola, imprenditore del comparto e del direttore Mario Mantovani.

Ad introdurre la riunione è stato il Presidente Marinaro, il quale ha illustrato le motivazioni che hanno indotto le imprese a richiedere l’intervento del Prefetto, legate soprattutto alle difficoltà di accesso alle misure introdotte col decreto liquidità nonché alla necessità di abbassare il costo del lavoro, oggetto di un’apposita e recente lettera di Confindustria al Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, alla quale l’associazione si era rivolta per richiedere l’adozione di strumenti legislativi in grado di ridurre il cuneo fiscale a carico delle imprese.

A sua volta, il Presidente Toma ha tracciato il profilo delle aziende del comparto, per gran parte composto da realtà che detengono marchi propri e da terzisti, evidenziandone le attuali criticità ed allo stesso tempo i punti di forza. Filomena ha sottolineato, nel ricordare la consolidata tradizione del polo tessile in particolare di Martina Franca, la necessità di tutelare il Made in Italy, brand riconosciuto in tutto il mondo;  Fumarola, infine, si è fatto portavoce del grido di allarme delle aziende del settore, che a causa dell’emergenza Covid hanno subito un drastico calo del fatturato conseguente alla mancata consegna dei prodotti della stagione Primavera/Estate 2020 (i cui costi erano già stati ampiamente sostenuti) e per le quali si prospetta un drastico calo di fatturato anche per la prossima stagione invernale, in quanto larga parte degli ordinativi già in corso avrebbero subito una drastica riduzione.

Il Prefetto, dopo aver recepito le istanze esposte, ha premesso di aver avviato un recente confronto con i referenti di Banca d’Italia e Abi, riscontrando significative aperture sul tema delle agevolazioni all’accesso alle misure creditizie, problema peraltro trasversale a tutti i comparti. Allo stesso tempo, ha richiesto a Confindustria di segnalare le specificità concernenti la tipologia di credito richiesto dalle imprese e le anomalie eventualmente riscontrate, attraverso apposite specifiche rivenienti dalla compilazione di un apposito questionario.

Premettendo che in merito alla riduzione del costo del lavoro ci sarebbero già allo studio interventi di carattere legislativo (in quanto la richiesta di riduzione del cuneo fiscale sarebbe arrivata da più parti), S. E. il Prefetto si è inoltre  impegnato a scrivere al Ministro Catalfo al fine di rappresentare, in particolare, le richieste pervenute dal distretto moda-abbigliamento del territorio jonico.

Un distretto che peraltro, pur lamentando una crisi importante, continua a dare segni di grande vitalità e di recente ha conseguito, anche attraverso la delegazione di Martina Franca di Confindustria, l’importante obiettivo – come emerso durante l’incontro – dell’istituzione di un istituto tecnico per la formazione professionale di figure legate al settore Moda a Martina Franca. Dopo aver ringraziato il Prefetto per la disponibilità dimostrata, le parti si sono impegnate a reicontrarsi per un aggiornamento sui temi esposti.

 

viv@voce

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