PALAGIANO. Quando la solidarietà non ha una sola direzione. Anche l’ArciSvegliarci e lo Sprar aderiscono all’iniziativa “La spesa sospesa”

PALAGIANO. Quando la solidarietà non ha una sola direzione. Anche l’ArciSvegliarci e lo Sprar aderiscono all’iniziativa “La spesa sospesa”

A Palagiano le difficoltà provocate dall’emergenza Covid – 19 hanno creato una rete umana di aiuti e interventi, che sta vedendo la partecipazione dell’intera comunità

Anche i soci del circolo Arci SvegliArci, gli operatori e i beneficiari dello Sprar Siproimi Koinè (il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) hanno aderito all’appello di solidarietà “Spesa Sospesa” lanciato dal sindaco Domiziano Lasigna nei confronti di coloro che nella comunità si trovano a vivere un momento di grande difficoltà economica e sociale.

L’iniziativa invita i cittadini ad acquistare qualcosa in più nei negozi di generi alimentari per lasciarla nel “carrello della solidarietà”. I beni vengono poi raccolti dalla Croce Rossa e dalla Protezione Civile e consegnati nel massimo rispetto della riservatezza e nel più totale anonimato ai bisognosi. Nell’individuare i casi umani di maggiore bisogno sono stati anche coinvolti i sacerdoti delle tre parrocchie del paese.

“Impegnati da decenni a sostegno delle fragilità e delle vulnerabilità – ha spiegato Angela Surico, coordinatrice Sprar e presidente Svegliarci Palagiano – ci siamo subito sentiti chiamati in causa per dare il nostro piccolo contributo in questa emergenza sociale che non ha risparmiato neanche la nostra comunità”.

Soci dello Svegliarci e operatori dello Sprar si sono autotassati e tutti i migranti ospiti del centro hanno rinunciato a parte del loro vitto per donarlo “a chi ha dato loro aiuto”. Sono stati acquistati beni di prima necessità e consegnati alla Protezione Civile.

“La solidarietà – ha aggiunto la Surico – non è mai a senso unico e il bene fatto incondizionatamente torna sempre indietro. Oggi sono i migranti che si prestano a dare sostegno a chi li ha sostenuti al loro arrivo e nel momento del bisogno.

Così si integrano le comunità, così si abbattano i muri dell’indifferenza e il bene sociale di una comunità diventa bene collettivo, annullando colore della pelle, religione, lingua, provenienza e abitudini di vita.

L’umanità è una e fortemente interconnessa e l’unica sua vera forza risiede nel rispetto della terra, delle sue regole naturali e nella solidarietà tra gli uomini. Quella che continuiamo a costruire in maniera più forte in questi giorni di emergenza”.

Tanti, poi, i messaggi di solidarietà inviati dagli ospiti dello Sprar e tanti i disegni pieni di arcobaleno e di speranza realizzati dai bambini migranti che, come tutti i bambini sono costretti a limitare la loro libertà e, quindi, a restare a casa, cimentandosi nella didattica a distanza.

Eligio Galeone

viv@voce

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