Risolvere il cubo di Rubik. Alessandro Nicolì porta il nuovo record nazionale italiano di soluzione del 3×3

Risolvere il cubo di Rubik. Alessandro Nicolì porta il nuovo record nazionale italiano di soluzione del 3×3

Bravissimo, il savese di origine e torinese per studio

Ci sono passioni che nascono per caso, ti prendono da quando sei piccolo e per gioco ne intuisci le tecniche, crescono man mano che ne impari le regole e ne scopri le soluzioni, ti spingono a cercare e ad incontrare amici con il tuo stesso interesse, ti portano ad un allenamento costante, volontario e liberatorio per una sfida più con te stesso e le tue abilità che verso gli altri.

Accade allora che, dopo vari confronti in gare nazionali ed internazionali, la passione per un gioco/sport come il risolvere il cubo di Rubik porti al nuovo record nazionale italiano di soluzione del 3×3 , con il punteggio di secondi 6,49, stabilito il 22/09/2019, nella competizione svolta a Castenaso in provincia di Bologna.

Sarebbe auspicabile il riconoscimento a ufficiale disciplina sportiva da parte del CONI, di questo gioco/sport praticato da molti giovani entusiasti e bravissimi che svolgono questa attività in sordina e senza il clamore che, invece, meriterebbero per le loro molteplici abilità.

Per questo gioco/sport infatti occorre: attitudine ad elaborare velocemente algoritmi matematici; abilità manuale; memoria; velocità di pensiero e di calcolo; prontezza di riflessi;

Inoltre si deve considerare e riconoscere a questi talenti, la capacità organizzativa per promuovere e realizzare gare, competizioni ed incontri nazionali ed internazionali, spesso totalmente autofinanziati.

Tutto ciò non è poco per una attività che favorisce socializzazione, aggregazione e sano agonismo sportivo.

Un encomio speciale va al fratello di Alessandro, Angelo, che ha sopportato, più che supportato, il ticchettio continuo dei cubi durante gli allenamenti del fratello, fornendosi di numerose e provvidenziali cuffie acustiche, dovendo convivere e condividere 15 mq di stanza di studio a Torino.

Bravo Angelo.

viv@voce

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