TARANTO. “La Vedova Allegra” non è musica, è molto di più, è una emozione

Gli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” presentano “La Vedova Allegra”, con l’Associazione Musicale “Mario Costa” di Sabino Dioguardi, nell’allestimento della storica Compagnia Italiana di Operette, martedì 22 gennaio, al Teatro Orfeo di Taranto, per la 75a Stagione concertistica

“La Vedova Allegra” è un’operetta in tre atti di Franz Lehár, su libretto di Viktor Léon e Leo Stein, dalla commedia L’attaché d’ambassade di Henri Meilhac (lo stesso della Carmen di Bizet) del 1861.

Debuttò con enorme successo al Theater an der Wien a Vienna il 28 dicembre 1905 dopo un inizio non eccezionale.

«Non si offenda, ma questa non è musica» fu la frase che lo stesso Lèhar dettò per inciderla sulle medaglie omaggio che la direzione del Teatro An der Wien offrì in occasione della trecentesima replica. Una rivincita che il musicista volle concedersi nei confronti della direzione del teatro stesso e dei critici, che la sera della prima gli avevano rivolto quello scettico e non lungimirante apprezzamento.

Ma forse avevano ragione, “La Vedova Allegra” non è musica, è molto di più, è una emozione.

L’operetta è l’espressione della borghesia francese e austriaca di fine Ottocento, con i suoi amori, le sue gelosie, i suoi tradimenti, le sue risate.

“La Vedova Allegra” è un capolavoro di genuina ispirazione dove i protagonisti sono coinvolti in un vorticoso e divertente scambio di coppie, di promesse, di sospetti e di rivelazioni.

Un parapiglia che, come è naturale che sia in una operetta, al termine si ricompone nel migliore dei modi con il matrimonio fra la bella vedova Anna Glavari e l’aitante diplomatico Danilo.

Così, nel finale, tutti cantano la celeberrima marcetta “E’ scabroso le donne studiar!”.

In una atmosfera spensierata e contagiosa che assimila attori e pubblico, l’operetta vola sulle ali del canto, della danza, della prosa, della maschera, del gesto.

“La Vedova Allegra” è la regina delle operette, ambientata nell’ambasciata del Pontevedro a Parigi dove il Conte Danilo Danilovich, scapolo d’oro, viene coinvolto dal Barone Zeta come candidato per sposare la ricca e bellissima Anna Glavari, vedova per l’appunto di un banchiere di corte.

Ma Danilo non vuole saperne, in quanto ebbe con Anna un flirt giovanile da cui lui non riuscì mai a mettersi il cuore in pace…

Il Barone Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi, riceve un ordine tassativo dal proprio governo: la signora Anna Glavari, giovane vedova del banchiere di corte, deve a tutti i costi risposarsi con un compatriota. Infatti, se dovesse passare a seconde nozze con uno straniero, il suo capitale abbandonerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e, per la “Cara Patria”, sarebbe la rovina economica……

Sarà uno spettacolo imperdibile firmato dal regista di fama mondiale Flavio Trevisan, con le coreografie di Monica Emmi, la direzione musicale di Maurizio Bogliolo e il corpo di ballo Ensemble Nania Spettacolo composto da Giada Lucarini, Martina Alessandro, Martina Coiro, Erika Pentima, Idiana Perrotta e Raffaella Siani. I costumi sono curati da Eugenio Girardi e la direzione artistica è di Maria Teresa Nania, titolare di Nania Spettacolo e produttrice per la Compagnia Italiana di Operette. 

Il team di artisti della Compagnia, realtà teatrale presente sulla scena Italiana da sessantacinque anni, offrirà uno spettacolo emozionante con musiche e balli coinvolgenti, costumi sofisticati e un’ambientazione liberty capaci di far sognare un’epoca ormai lontana.

Vito Piepoli

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