SAVA. Amarcord. Quell’incontro tra Lillino Ariano e il cantante folk savese Nazareno Lomartire

SAVA. Amarcord. Quell’incontro tra Lillino Ariano e il cantante folk savese Nazareno Lomartire

Un particolare curioso che può interessare ai savesi …

Era la fine degli anni ’70 e il nostro paese annoverava nel mondo musicale popolare Nazareno Lomartire.

Famoso per alcune canzoni che moltissimi di voi, ahimè non molto giovani, canticchiavano in quegli anni. “Sava di sera” e “Tratatacchiti lu peti ntrà lu lacchu”, erano diventate le canzoni più orecchiate nelle varie manifestazioni di piazza.

Allora Nazzareno Lomartire cantava in tutti paesi limitrofi, spesso e volentieri in dialetto savese. In una delle tante occasioni dal palco in Piazza San Giovanni, tra una canzone e l’altra, raccontò un incontro che ebbe con Lillino Ariano. Ecco la conversazione fedele.

Nazareno Lomartire: “Assessò, stonnu moti bochuri ntrà Sava …”

Ariano: “Tranquillu, ca quiddi li mà giustà”.

Lomartire: “Assessò e li strati?”

Ariano: “Tranquillu ca puru quiddi li mà giustà am prima”.

Lomartire: “Assessò, e lu macellu nueu?”

Ariano: ”E dà, assevojia cu canti …”

Giovanni Caforio

 

viv@voce

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