ECOMAFIE: Vianello (M5S): “Sarò nella commissione d’inchiesta, massima attenzione sulla Puglia”

“Lente d’ingrandimento sui reati ambientali in Puglia attraverso la commissione Ecomafie”. Lo annuncia il deputato del Movimento 5 Stelle, Giovanni Vianello, già componente della commissione Ambiente della Camera, che lavorerà anche per la commissione d’inchiesta Ecomafie istituita per la XVIII Legislatura

“Grazie alla possibilità di utilizzare gli stessi poteri dell’autorità giudiziaria, la commissione d’inchiesta potrà svolgere delle vere e proprie indagini al fine di risolvere le criticità relative alla gestione dei rifiuti e alle numerose aree compromesse a livello ambientale, proprio a causa di contaminazioni prodotte da attività industriali oppure di disastri ambientali perpetrati da organizzazioni criminali.

Con grande impegno utilizzerò tutte le competenze attribuite alla commissione anche per far luce sui moltissimi casi di corruzione in materia ambientale presenti in Puglia. Proprio a luglio, in occasione del mio primo intervento in Aula nel corso della discussione generale sulla proposta istitutiva della commissione Ecomafie, richiamai all’attenzione, forte anche dei dati rilevati nell’ultimo rapporto Legambiente e delle relazioni prodotte dalle precedenti commissioni Ecomafie sulla Puglia.

Non ho mai creduto alle coincidenze ma ho sempre pensato che sul capoluogo ionico e la sua provincia vi sia stata una chiara volontà politica rivolta non solo allo smaltimento scellerato di rifiuti ma anche tesa a nascondere le troppe vergogne causate da cattive gestioni industriali.

Subiamo, anche grazie alla linea perseguita dalla Provincia, una obsoleta gestione degli scarti, attraverso costruzioni, ampliamenti, raddoppi e innalzamenti di discariche e inceneritori. Una circostanza, quella del Tarantino, che è la chiara proiezione in piccolo dell’intero territorio regionale, registrato terzo in classifica tra le Regioni italiane per reati ambientali nel 2017 e seconda per reati legati al settore rifiuti, secondo gli ultimi dati Legambiente sulle ecomafie” – spiega Vianello, votato dai colleghi del Movimento 5 Stelle tra i candidati in lizza per la composizione della commissione Ecomafie. 

“Il lavoro è arduo ma con alle spalle tanti anni di attivismo nel campo della gestione e smaltimento rifiuti e, grazie alla collaborazione con le procure della Repubblica e delle Forze dell’Ordine ci impegneremo nell’incrementare un efficiente sistema di contrasto alle attività illecite nel settore ambientale.

Le attribuzioni previste per la commissione d’inchiesta sono molteplici, tra le più importanti figurano: l’individuazione delle connessioni tra le attività illecite nel settore dei rifiuti e altre attività economiche, con particolare riguardo al traffico nazionale e transfrontaliero, quale l’export via mare di rifiuti pericolosi, nonché l’importazione di beni realizzati attraverso processi di riciclo non conformi alla legge; la verifica di eventuali comportamenti illeciti da parte della pubblica amministrazione, centrale e periferica e dei soggetti pubblici o privati operanti nella gestione del ciclo dei rifiuti, nonché relativi ai siti inquinati nel territorio nazionale e alle attività di bonifica, con specifico riferimento alla gestione dei rifiuti radioattivi, degli impianti di depurazione delle acque, infine dei rifiuti pericolosi e della loro puntuale e precisa caratterizzazione e classificazione”.

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