SAVA. Per Maurizio Pichierri, già assessore e Consigliere comunale, sentenza di proscioglimento per non luogo a procedere dal gup Ruberto

SAVA. Per Maurizio Pichierri, già assessore e Consigliere comunale, sentenza di proscioglimento per non luogo a procedere dal gup Ruberto

L’intervista a Maurizio Pichierri, le dichiarazione degli avvocati Franz Pesare e quella di Alessandro Cavallo, difensore dell’altro imputato Lomartire Aldo Sergio

Come si sente dopo questa sentenza di assoluzione?

Sereno e sollevato, ero fiducioso su di un pronunciamento positivo nei miei confronti da parte della magistratura, che mi escludesse completamente dai fatti a me contestati.

In questo clima elettorale, si è sentito bersaglio delle parti avversarie?

Credo che una notizia del genere, tirata fuori in pieno clima di campagna elettorale, avesse come unico scopo di delegittimazione della mia immagine pubblica, anche perché l’episodio in oggetto risale al 12 aprile 2016, quindi esattamente un anno fa. Credo sia una coincidenza singolare un tale accanimento mediatico nei miei confronti proprio in questo periodo a circa due mesi dalle elezioni, per non parlare del taglio politicizzato usato negli articoli da parte dei giornali.

Il fatto che la notizia pubblicata sulla stampa tarantina, sia stata prontamente ripresa e postata su facebook, guarda caso da persona appartenente allo schieramento politico avversario, la dice lunga sulla reale intenzione perseguita.

L’ obiettivo architettato ad arte, tuttavia, non ha avuto l’effetto desiderato viste le numerosissime attestazioni di solidarietà ricevute da numerosissimi miei amici e compaesani. Oggi poi, dopo la sentenza di proscioglimento per non luogo a procedere, ancor di più mi sento di  ringraziare tutti per la vicinanza che mi hanno dimostrato in queste due settimane davvero difficili per me.

Alla luce di questa sentenza ha intenzione di sporgere querele verso qualcuno?

Veda, credo ci sarebbero gli estremi per sporgere querela nei confronti degli untori locali. Essi con diversi mezzi, chi facendo il porta a porta con copia del giornale riportante l’articolo che mi riguardava, chi postando su fb stralcio dell’articolo del giornale, hanno inteso buttare fango addosso alla mia persona.

Le confesso tuttavia, che quello che più mi ha turbato e procurato disagio è stata la sensazione di imbarazzo che ho vissuto nei confronti della mia famiglia e soprattutto della mia anziana madre. Personalmente non sono animato da livore o spirito di vendetta nei confronti di alcuno, e rispondendo alla sua domanda le dico che  non che sporgerò denuncia nei confronti di nessuno.

Mi consenta in conclusione, caro direttore, di rivolgere un appello   a tutti i soggetti ed attori della politica locale, che è quello di riportare la politica nel suo alveo naturale, parlando di contenuti e programmi e non cercando di screditare in modo ignobile l’avversario politico, così come è avvenuto nel mio caso.

FRANZ PESARE: “Era evidente l’assoluta mancanza di consapevolezza del mio assistito”

“Proscioglimento scontato di Maurizio Pichierri dal reato in data odierna è stata celebrata l’udienza preliminare dal gup Bernardino Ruperto a carico di dell’ex assessore della giunta IAIA.

Ero convinto dal primo momento della assoluta estraneità dei fatti contestati da parte del mio assistito, infatti l’epilogo di questa vicenda conclusa con sentenza di non luogo a procedere del mio assistito era prevedibile alla luce di una semplice lettura degli atti nonché dell’evolversi delle indagini.

Infatti immediatamente nell’aprile 2016 i Carabinieri sequestrarono l’immobile del mio assistito in cui si sarebbe esercitata l’attività di meretricio, ma il gip Todisco a cui fu richiesta la emissione del sequestro preventivo lo rigettava in quanto non risultava che Maurizio Pichierri fosse a conoscenza dell’uso dell’immobile si sarebbe fatto.

Era evidente che l’assoluta mancanza di consapevolezza del mio assistito dell’attività di meretricio non poteva che condurre oggi a una sentenza di pieno proscioglimento dello stesso che il fatto non sussiste”.

ALESSANDRO CAVALLO: “Soddisfazione  per la sentenza di non luogo a procedere emessa questa mattina dal Gup”

“In merito alla vicenda in cui era imputato il mio assistito sig.  Lomartire Aldo Sergio, accusato in concorso di reato con il sig. Pichierri Maurizio, posso esprimere soddisfazione  per la sentenza di non luogo a procedere emessa questa mattina dal Gup presso il Tribunale di Taranto, Dr. Ruberto, poichè l’onorevole giudicante sposando la  linea difensiva prospettata ha accolto le nostre ragioni.

D’altronde era evidente che il  prezzo relativamente basso di locazione dell’immobile (pari ad euro 250,00), destinato all’esercizio dell’attività di meretricio, facesse intuire che non vi poteva essere da parte del mio assistito, la conoscenza dell’attività di prostituzione posta in essere dalle due ragazze sudamericane”.

viv@voce

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