«Se Renato è fiero di averlo piccolo io sono fiero di avere il …pisello nano». Bizzarro rilancio dell’imprenditore Antonio Calò

«Se Renato è fiero di averlo piccolo io sono fiero di avere il …pisello nano». Bizzarro rilancio dell’imprenditore Antonio Calò

I legumi di Zollino si fanno conoscere anche per creatività e simpatia

Dopo la creativa e volutamente ambigua campagna di marketing di Renato Manni arriva ora da Zollino la divertente risposta, comune di produzione del famoso legume.

Dopo la bizzarra quanto coraggiosa provocazione da parte dell’imprenditore salentino Renato Manni, caratterizzata dall’hashtag #fierodiaverlopiccolo, in sintesi un’azzeccata campagna di marketing basata su un gioco di parole e di doppi sensi per promuovere la vendita di mini frigo bar, arriva ora la risposta, una sorte di rilancio, forse ancora più bizzarra ed esplicita, di Antonio Calò, imprenditore agricolo di Zollino, il quale senza mezzi termini dichiara e sostiene l’hashtag:#fierodiavereilpisellonano.

Il Comune di Zollino, in provincia di Lecce, è molto conosciuto in ambito agroalimentare in quanto è caratterizzato dalla coltivazione e produzione di legumi di altissima qualità, alcuni anche autoctoni ed esclusivi, tra questi vi è, appunto, il “Pisello nano di Zollino”. Da qui l’idea di Antonio, che ne è uno dei maggiori produttori, di prendere al balzo la trovata di Renato Manni, di giocarci un po’ e rilanciare. La sua mossa è stata semplice quanto proficua, ha pubblicato una sua foto sui social accompagnata da questa frase: “C’è chi è fiero di averlo piccolo, c’è chi è fiero di averlo nano” ed il gioco è fatto, like e commenti a non finire.

Con questa originale iniziativa, da oggi i Legumi di Zollino, oltre che per l’eccellente qualità e rigida tutela e salvaguardia delle tradizioni legate ai concetti di totale eco sostenibilità, saranno quindi conosciuti ed apprezzati anche per creatività, simpatia e ironia.

È importante sottolineare che Antonio Calò è stato ufficialmente nominato “Custode della varietà vegetale Pisello Nano di Zollino” da parte dell’Università del Salento, nell’ambito del progetto CNR / IBBRSaVeGraINPuglia – Biodiversità di leguminose, cereali e foraggere di Puglia.

Ricordiamo inoltre che da poco più di un anno è nata anche la Comunità del cibo dei produttori di legumi di Zollino dalla collaborazione della condotta Slow Food Neretum e i contadini locali. Lo scopo del partenariato e dell’associazione è quello di investire energie e competenze per far conoscere e valorizzare alcune delle eccellenze locali, come il pisello nano di Zollino, la fava di Zollino, il cece nero, la cicerchia e la lenticchia. 

La strada e la mission è quella di mantenere inalterate le caratteristiche della tipicità, riconducibili essenzialmente a tre elementi: il processo produttivo tradizionale, le materie prime impegnate e la posizione geografica. A questo scopo è stata anche avviata un’importante collaborazione con l’Università del Salento per il recupero e la salvaguardia delle sementi di alcune leguminose inserite nel progetto SaveGrainPuglia.

Il tutto in direzione della massima sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente. La Comunità del cibo dei produttori dei legumi di Zollino è entrata così a far parte della rete di Terra Madre, progetto concepito da Slow Food, fondato sulla tutela della biodiversità, la protezione dell’ambiente e il rispetto delle culture e tradizioni locali.

Buono, Pulito, Giusto” è il concetto base.

 

viv@voce

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